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Spinta dal settimo piano: Aurora, morta a 13 anni, la sorella è certa



Aurora, una ragazza di appena 13 anni, è tragicamente deceduta a Piacenza dopo una caduta da un tetto. L’incidente, occorso venerdì mattina, ha scosso la comunità locale, sollevando interrogativi sulle relazioni giovanili e sulla violenza. Aurora, originaria dell’Albania e studentessa di un liceo, si apprestava a festeggiare il suo 14° compleanno, sognando un viaggio a Parigi con la madre. Al momento, le circostanze della sua morte sono al centro delle indagini delle autorità.



La Procura per i minorenni di Bologna ha avviato un’inchiesta per omicidio volontario, focalizzando l’attenzione sul fidanzato 15enne presente al momento dell’incidente. Il giovane, interrogato a lungo dai carabinieri, è stato poi rilasciato. Tuttavia, la sua versione dei fatti ha sollevato molti dubbi. Secondo il fidanzato, Aurora si sarebbe buttata di sua volontà. Questa spiegazione è contestata da amici e familiari che sostengono che la situazione fosse ben diversa. La sorella di Aurora ha utilizzato i social media per esprimere la sua convinzione che la ragazza non fosse né pazza né depressa e ha accusato il fidanzato di averla spinta: “Non starò mai in silenzio, no al killer libero, buttatelo nell’ultimo buco e gettate la chiave”, ha dichiarato con fervore.

“L’ha spinta dal 7° piano”. Aurora morta a 13 anni, sorella sicura

L’affermazione della sorella: “L’ha spinta dal 7° piano”

Viktoria, sorella di Aurora, ha continuato a rilanciare le accuse, sostenendo che il fidanzato “le aveva già messo le mani addosso” e rivelando di possedere messaggi in cui Aurora esprimeva il suo timore nei confronti del ragazzo. Anche la madre ha confermato questa versione, descrivendo il fidanzato come “ossessionato” e ribadendo che l’ultima aggressione era avvenuta solo tre giorni prima della morte della ragazza.

“L’ha spinta dal 7° piano”. Aurora morta a 13 anni, sorella sicura

La sorella ha poi aggiunto che il fidanzato, dopo l’incidente, si sarebbe recato al bar vicino per lavarsi le mani e contattare il servizio di emergenza, dichiarando che Aurora si era suicidata. “Abbiamo a disposizione numerosi screenshot in cui Aurora esprimeva il suo terrore nei suoi confronti. Chiedo giustizia, lei aveva tanti sogni e amava la vita. Odiava la violenza e non sopportava nemmeno le discussioni”, ha dichiarato Viktoria, evidenziando la necessità di fare luce sulla verità.

Viktoria ha inoltre rivelato che Aurora desiderava essere vista come una persona equilibrata e rispettata, ma non si sentiva mai all’altezza delle aspettative. Nonostante gli sforzi per dimostrare il suo valore, sentiva un costante bisogno di conferme. La madre, impegnata a mantenere viva la memoria della figlia, ha descritto Aurora come una ragazza dai grandi sogni, sottolineando la bellezza e l’innocenza della sua infanzia.



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