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Un’altra scossa di terremoto scuote l’Italia, generando paura tra i cittadini: centinaia di segnalazioni in arrivo



Un nuovo evento sismico ha colpito la Calabria il 27 ottobre, quando l’INGV (Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia) ha registrato una scossa di magnitudo 3.7 con epicentro a Cellara, a una profondità di 21 chilometri. Questa forte scossa ha richiamato l’attenzione dei residenti e delle autorità locali, in un’area già segnata da precedenti eventi sismici.



Il terremoto ha interessato una vasta area montuosa e ha avuto ripercussioni sui comuni circostanti, come Aprigliano, Figline Vegliaturo e Mangone, tutti situati a pochi chilometri dall’epicentro. La scossa è stata avvertita chiaramente da molti abitanti, suscitando apprensione e un senso di vulnerabilità in una regione già storicamente esposta ai terremoti.

Calabria, terremoto di 3.7 in provincia di Cosenza

Calabria, terremoto di 3.7 in provincia di Cosenza

Il sisma è stato registrato precisamente alle 20:51 e ha ricevuto numerosi e tempestivi report da tutto il territorio, non solo dalla provincia di Cosenza, ma anche da Catanzaro e Lamezia Terme, coprendo una zona che comprende circa 50 comuni calabresi. Tra le città più rilevanti, Cosenza, a 13 chilometri dall’epicentro, conta all’incirca 67.500 abitanti. Anche Lamezia Terme (28 chilometri) e Catanzaro (40 chilometri) si sono trovate nel raggio della scossa, insieme a Crotone, che dista 67 chilometri dal punto di origine.

Calabria, terremoto di 3.7 in provincia di Cosenza

Questa area è densamente popolata, con un totale di oltre 180 mila abitanti. Dopo la scossa principale, si sono verificate ulteriori scosse minori con magnitudo compresa tra 2.6 e 2.7, sempre nella stessa area. Fortunatamente, non sono stati segnalati danni a persone o edifici, anche se la paura ha spinto alcuni residenti a cercare sicurezza all’esterno delle loro abitazioni per temere di eventuali repliche. Alcuni hanno scelto di trascorrere la notte in auto per maggiore precauzione.

La Calabria presenta un rischio sismico significativo, in particolare nella valle del Crati, nel contesto di Cosenza e nelle Serre occidentali fino allo Stretto di Messina. Eventi sismici storici, come quello del 1783 che causò enormi perdite di vite umane, o il devastante terremoto del 1908 che distrusse Reggio Calabria e Messina, sottolineano la vulnerabilità della regione. La protezione civile classifica la Calabria tra le aree a elevato rischio sismico, in base alle mappe del territorio.



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