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Il VAR si cimenta nel gioco della Fantasy Premier League



La recente sfida in Premier League tra Arsenal e Liverpool, conclusasi con un punteggio di 2-2, ha scatenato un’ondata di emozioni tra i tifosi, nonché una polemica legata all’uso del VAR. Un’immagine che mostra un telefonino all’interno della sala VAR ha catalizzato l’attenzione, diventando subito virale. In mezzo a sarcasmo e congetture, è finalmente giunta una spiegazione ufficiale.

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Il confronto tra queste due storiche rivali non solo ha visto la scintillante prestazione in campo, ma ha anche accresciuto le tensioni riguardanti le decisioni arbitrali. Un episodio controverso si è verificato quando il VAR ha negato un rigore ai Gunners, scatenando reazioni infuocate da parte dei tifosi, alcuni dei quali hanno condiviso su Twitter l’immagine di un telefonino che appariva nella sala VAR, dando vita a speculazioni sul suo utilizzo durante la revisione dell’episodio incriminato.



La viralità del telefonino in sala VAR: chiarimenti necessari

Durante la partita, un’immagine che mostrava il telefonino all’interno della sala del VAR, presso Stockley Park, ha rapidamente catturato l’attenzione dei social media. Il telefonino presentava sul display il logo ufficiale della Premier League, il che ha condotto a diverse ironie sui social. Molti tifosi hanno cominciato a ipotizzare che sullo schermo del telefonino fosse aperta l’app “Fantasy Premier League”, insinuando che personale del VAR potesse distrarsi durante una decisione cruciale.

Alla luce di queste speculazioni, l’opinionista di ESPN e specialista del VAR, Dale Johnson, ha dissipato i dubbi affermando: “Questa è l’app Premier League Match Manager, non Fantasy Premier League. Chiaramente, i dispositivi personali non possono essere presenti mentre si è in sala VAR“. Di fatto, l’app mostrata sul telefonino è un’applicazione ufficiale utilizzata per facilitare la registrazione e la comunicazione nel corso delle partite, simile per interfaccia ad altre applicazioni dedicate alla gestione degli eventi calcistici.

Polemiche e decisioni arbitrali: il rigore negato nell’incontro Arsenal-Liverpool

La frustrazione dei tifosi dell’Arsenal è aumentata in seguito alla decisione del VAR di non concedere un rigore dopo un contatto controverso tra Gabriel Martinelli e Ibrahima Konate. Sia l’arbitro di campo che gli ufficiali del VAR hanno ritenuto che non ci fossero sufficienti elementi per giustificare l’assegnazione di un calcio di rigore.

  • Il contatto tra i due giocatori è stato analizzato con attenzione, ma la conclusione è stata che non sussisteva alcun fallo.
  • Il Match Centre della Premier League ha confermato in tempo reale: “La decisione dell’arbitro di non assegnare alcun rigore per il fallo di Konate su Martinelli è stata verificata e confermata dal VAR, che ha stabilito che Konate avesse vinto palla“.

Il pareggio finale per 2-2 ha mantenuto l’Arsenal al terzo posto nella classifica di Premier League, a quattro punti dal Manchester City capolista e con il Liverpool a un punto di distanza. La vicenda solleva interrogativi non solo sulla tecnologia utilizzata nel calcio, ma anche sull’impatto che le decisioni arbitrali possono avere sulla corsa al titolo, e come episodi di questo tipo possano influenzare la percezione delle istituzioni calcistiche presso i tifosi.



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