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Chiara Ferragni si ritira dalla direzione di Fenice: scopriamo chi la sostituirà



 

Chiara Ferragni fa un passo indietro per salvare la sua società Fenice: nominato il nuovo amministratore unico.

Un cambio di rotta significativo segna la storia della società Fenice, fondata dall’influencer e imprenditrice Chiara Ferragni. In un momento di incertezze e turbolenze, Ferragni ha scelto di ritirarsi dalla direzione operativa del suo marchio, nominando un nuovo amministratore unico. Questa decisione arriva in un periodo delicato, caratterizzato da accuse di truffa aggravata collegate al noto scandalo del “pandoro-gate” e alle critiche relative alle uova di Pasqua.



Il futuro di Fenice e delle sue operazioni commerciali è ora nelle mani di un esperto del settore, definito da molti come una scelta strategica per garantire continuità e rilancio.

Chiara Ferragni: Claudio Calabi alla guida della società Fenice

Secondo quanto riportato dal Corriere della Sera, Claudio Calabi è stato nominato come nuovo amministratore unico di Fenice. Il suo compito sarà quello di riorganizzare l’azienda, affrontando le sfide economiche e gestionali che attualmente appesantiscono l’attività imprenditoriale. L’importanza di questa scelta non deve essere sottovalutata, considerando il percorso impegnativo che la società si prepara ad affrontare.

Chiara Ferragni
Chiara Ferragni

È attesa per il 28 ottobre l’assemblea dei soci, un evento cruciale che potrebbe segnare il definitivo passaggio di consegne. In tale occasione, Ferragni abbandonerà ufficialmente il ruolo di amministratore delegato, accompagnata dall’uscita di Paolo Barletta dalla presidenza. Gli addetti ai lavori considerano questa mossa non del tutto inaspettata: Calabi porta con sé un bagaglio di competenze imprenditoriali e una reputazione solida nel campo della gestione aziendale. Il suo obiettivo dichiarato è quello di riportare trasparenza e fiducia nella governance di Fenice.

Chiara Ferragni: la questione dei bilanci e la sfida della trasparenza

Una delle questioni più urgenti che Calabi dovrà affrontare è rappresentata dai bilanci mancanti. Infatti, Fenice non ha presentato bilanci aggiornati nelle ultime due annualità. L’ultimo dato disponibile risale al 31 dicembre 2022, periodo in cui la società ha riportato un fatturato complessivo di 15,6 milioni di euro. Questa mancanza di informazioni finanziarie sta sollevando domande e preoccupazioni non solo tra i soci, ma anche nei confronti dei consumatori e dei partner commerciali.

Tuttavia, il compito di Calabi non si limita a risolvere la questione dei bilanci. Nonostante il successo di Ferragni nel mondo della moda e del branding, il nuovo assetto dovrà impegnarsi per rilanciare l’immagine di Fenice, fondamentale per recuperare la fiducia di clienti e aziende. La priorità sarà quella di implementare pratiche più trasparenti e responsabili, affermando così una nuova cultura aziendale che possa garantire stabilità e crescita nel futuro.



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