Controcopertina

Condizioni del ragazzo di 19 anni che si è opposto al compagno della madre e ha subito un colpo di arma da fuoco



Il 19enne di origini ucraine è ancora in ospedale ma non è più in pericolo. È stato colpito da un proiettile sparato dal suo patrigno mentre cercava di difendere la madre da una violenza domestica. Il proiettile lo ha colpito al collo ma fortunatamente l’intervento chirurgico lo ha salvato. Un camionista di 45 anni, originario dell’Albania, è stato arrestato.



I fatti sono avvenuti tra sabato e domenica in una casa di via XXV aprile a Novate, nel Milanese. Qui vivono una donna di 39 anni con il compagno e la loro figlia di 6 anni, oltre ai due figli della donna avuti da una precedente relazione, due ragazzi di 19 e 15 anni arrivati in Italia dopo la guerra in Ucraina. Il rapporto tra il 19enne e il patrigno era già teso e ci sono stati altri scontri precedenti. La tragedia è avvenuta nella notte tra sabato e domenica.

Il 45enne ha iniziato a litigare con la compagna e l’ha anche colpita. Le sue grida hanno svegliato i bambini, che hanno chiesto aiuto al fratello maggiore, tornato a casa dopo una serata con gli amici. Tra lui e il patrigno è scoppiata una violenta lite che è terminata quando il patrigno ha estratto la pistola e ha inseguito il giovane sulle scale, sparando un colpo che lo ha colpito tra la gola e la clavicola. Il ragazzo è stato portato d’urgenza all’ospedale Niguarda di Milano. È in terapia intensiva, ma è fuori pericolo.

Intanto, il 45enne è stato arrestato. I carabinieri intervenuti hanno scoperto che la pistola usata era rubata. Dovrà rispondere dell’accusa di tentato omicidio, porto abusivo di arma da fuoco e ricettazione.



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