Controcopertina

Chiara seppellì due neonati: secondo il giudice, nessun pentimento, “Racconto contaminato da falsità”



Il Giudice per le Indagini Preliminari di Parma, Luca Agostini, ha disposto l’arresto della 21enne di Traversetolo, Chiara, per aver partorito in segreto e seppellito due neonati. La giovane, secondo quanto riportato nell’ordinanza, avrebbe dimostrato un evidente disprezzo per la vita umana e un atteggiamento costantemente volto a sviare le indagini con bugie e falsità. Nonostante la Procura richiedesse la custodia in carcere, il giudice ha optato per i domiciliari.



L’ordinanza di custodia cautelare è stata oggetto di controversia, poiché la Procura ha insistito sul fatto che dovesse essere emesso un provvedimento più severo. Nel testo del Gip, visionato dal quotidiano La Repubblica, si legge che “Chiara non si è pentita”, e il suo pentimento appare insincero e contaminato da numerose falsità. Il giudice ritiene che la giovane sia destinata a non cambiare il proprio comportamento.

Il Gip sottolinea inoltre la pervicacia di Chiara, la quale avrebbe pianificato con meticolosità di evitare l’esperienza della maternità. Le azioni della giovane, avvenute a poca distanza temporale l’una dall’altra, dimostrano una costanza degna di miglior causa. Nonostante vi siano pesanti indizi di colpevolezza, Chiara non è stata mandata in carcere poiché il giudice ha considerato l’effetto deterrente della sua prima esperienza detentiva e il controllo esercitato dai familiari conviventi.

Chiara è accusata di omicidio volontario aggravato e occultamento del cadavere del primo neonato, ritrovato nel giardino della casa familiare. Per il secondo neonato, deve rispondere di soppressione di cadavere. La causa del decesso del secondo bambino non è stata ancora stabilita, e per questo motivo al momento non si procedono altre accuse. La decisione del Gip di concedere i domiciliari senza braccialetto elettronico sarà presto contestata dalla Procura attraverso un ricorso, ritenendo che gli elementi siano sufficienti per una misura restrittiva più severa.

Questo caso ha suscitato profonda indignazione e sgomento tra la comunità locale. Molti cittadini di Traversetolo si sono radunati per esprimere la loro incredulità e lo shock per quanto accaduto. Alcuni, che conoscevano Chiara, l’hanno descritta come una persona apparentemente normale, ma altri hanno rivelato che la ragazza aveva mostrato segni di disagio negli ultimi tempi. Le autorità locali sono ora sotto pressione per monitorare più attentamente situazioni familiari di rischio e prevenire simili tragedie.

Inoltre, in seguito a questo caso, si sono riaccese le discussioni sulle politiche di assistenza alla maternità e sul sostegno psicologico per le giovani madri in difficoltà. Molti esperti stanno chiedendo interventi più incisivi e campagne informative per prevenire situazioni drammatiche come questa, che vedono coinvolte madri così giovani e vulnerabili.



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