Novara, investe e ferisce la ex moglie con un coltello davanti alla scuola del figlio: grave una 39enne



Una donna di 39 anni è stata gravemente ferita dopo essere stata investita dall’ex marito con un’auto e successivamente accoltellata davanti alla scuola del figlio.



Un nuovo episodio di violenza domestica scuote il Piemonte, seguendo il recente femminicidio di una donna di 34 anni a Torino. Oggi a Sorisio, nella provincia di Novara, un uomo ha tentato di uccidere la sua ex moglie investendola con la propria auto per poi aggredirla con un coltello, il tutto sotto gli occhi di persone che si trovavano nei paraggi. Attualmente, l’aggressore si trova in stato di fermo presso la caserma dei Carabinieri di Arona.

L’individuo, di nazionalità senegalese e residente in Italia da diversi anni, ha colpito la donna intorno alle 8 di questa mattina, nei pressi della scuola frequentata dal figlio, a pochi passi dall’abitazione della vittima, dove si è trasferita dopo la separazione. Insieme, la coppia ha cinque figli. Secondo quanto ricostruito, la donna si trovava all’esterno dell’istituto quando è stata investita da una Fiat Station Wagon guidata dall’ex marito. Dopo averla vista a terra, l’uomo ha lasciato l’auto e l’ha colpita con un coltello. Alcuni testimoni, tra cui il padre di uno studente della scuola elementare, sono intervenuti bloccando l’aggressore e allertando una pattuglia del Nucleo radiomobile dei carabinieri, già presente nella zona.

Le forze dell’ordine hanno prontamente arrestato il quarantenne con l’accusa di tentato omicidio. La donna è stata trasportata d’urgenza all’ospedale Santissima Trinità di Borgomanero, dove è attualmente in condizioni critiche con prognosi riservata. Tuttavia, gli aggiornamenti comunicano che, fortunatamente, non è in pericolo di vita.

Questo tragico episodio evidenzia la gravità del fenomeno della violenza di genere, seminando paura nella comunità e sottolineando la necessità di interventi più incisivi per garantire la protezione delle vittime e prevenire simili atti di violenza. Le autorità locali e i servizi sociali dovranno ora rivedere le misure di supporto e protezione per donne e famiglie coinvolte in situazioni di rischio.

La situazione resta sotto attenta osservazione e si attende un aggiornamento sia per le condizioni della donna che per eventuali sviluppi legali sul caso.



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