In tema pensione, torniamo a parlare della misura Opzione Donna. Seconda un intervento fatto dal Sottosegretario Claudio Durigon durante la trasmissione televisiva In onda del canale La7, la pensione anticipata opzione donna dovrebbe essere prorogata anche nel 2020. Grazie a questa proroga, le lavoratrici donne, potranno continuare ad uscire dal mondo del lavoro già a partire dai 58 anni di età e 59 nel caso di lavoratrici autonome e dopo aver maturato 35 anni di contribuzione. Ovviamente, usufruendo della misura Opzione donna, le donne dovranno anche accettare un ricalcolo del proprio assegno attraverso il contributo puro ovvero con una perdita che risulta essere tanto più importante quanto più cresce la distanza con l’età di pensionamento ordinaria. Su questo tema è intervenuto anche nelle scorse ore il comitato opzione donna Social che ormai da diverso tempo chiede che questa misura ovvero l‘opzione donna possa essere prorogata almeno fino al 2023.
Delle 5000 iscritte ha parlato l’amministratrice del comitato opzione donna Social, ovvero Orietta Armiliato la quale è intervenuta in favore del riconoscimento del lavoro di cura che ad oggi risulta appannaggio delle donne e che necessita di essere sicuramente pesato a livello previdenziale, ponendo un rimedio a quelle che sono oggi le attuali ingiustizie attraverso dei provvedimenti sostenibili, ma mirati. “Il riconoscere e premiare tramite la maternità le lavoratrici, non ci sembra una soluzione equa e dunque confidiamo in una determinazione che coinvolga tutte le donne, magari con un occhio di riguardo per coloro che sono anche madri se vogliamo ma, non in via prevalente o peggio, esclusiva”, ha dichiarato l’Armiliato.
Opzione Donna, proroga al 2020
Della legge di bilancio sicuramente si inizierà a parlare ormai dopo l’estate, ma stando a quelle che sono state le parole pronunciate dal Sottosegretario Claudio Durigon, all’interno della stessa dovrebbe esserci anche la proroga di opzione donna fino al 2020. Come abbiamo visto, il fatto che questa misura sperimentale proseguirà anche per il prossimo anno, darà la possibilità alle lavoratrici donne in possesso dei requisiti necessari se ne facciano richiesta, di poter andare in pensione raggiungendo 58 anni di età, accettando una decurtazione sull’assegno pensionistico che viene calcolato Sulla base del metodo contributivo e non retributivo.
Questa notizia è stata ovviamente accolta con grande entusiasmo da parte di tutte le lavoratrici che ormai da diversi anni chiedono la proroga di opzione donna e chiedono che questa misura nello specifico possa diventare strutturale nel sistema pensionistico italiano. In molti però sostengono che la proroga di opzione donna non sia l’unico modo per poter agevolare le donne con l’ uscita anticipata dal mondo del lavoro perché ci sarebbero tante difficoltà che le lavoratrici devono affrontare nel conciliare la vita professionale con quella privata.
Add comment