Le ricerche di Susanna Recchia, una 45enne di Miane (Treviso), proseguono senza sosta dopo la sua misteriosa scomparsa insieme alla figlia di soli 3 anni avvenuta venerdì scorsa. Dopo il ritrovamento della sua auto, una Volkswagen Tiguan bianca, a Covolo di Pederobba, le autorità si sono concentrate nella zona del ponte di Vidor, un luogo noto per tragici eventi. Le forze dell’ordine, con l’aiuto di volontari, Vigili del Fuoco, un elicottero, squadre nautiche e droni, stanno setacciando l’area nella speranza di trovare qualche indicazione utile. Anche dopo il calar della notte, i soccorritori hanno continuato a monitorare il territorio.
Susanna è descritta come alta circa 165 cm, con capelli ricci castani, occhi castani e presenta due tatuaggi sulla spalla destra. Si è allontanata dalla sua abitazione la sera di venerdì 13 settembre, portando con sé la figlioletta e rendendosi irreperibile. Chiunque avesse informazioni relative alla donna è invitato a contattare immediatamente il 112. Gli investigatori hanno rivelato che Susanna potrebbe aver lasciato una lettera d’addio, alimentando il timore che abbia preso una decisione drammatica, portando con sé la bimba.
La scomparsa è stata dichiarata dal suo ex compagno, con il quale Susanna si era separata poco più di un mese fa. L’uomo si era recato a casa di Susanna per prendere la bambina, ma non ha trovato né lei né la piccola. Ha quindi avvisato i carabinieri, preoccupandosi soprattutto per le condizioni di salute della figlia, che necessita di farmaci regolari. “Se ci fosse ancora una possibilità per me, chiederei a Susanna di portare la mia bambina e di lasciarla sul sagrato della chiesa di Miane; sarebbe sufficiente”, ha dichiarato l’uomo al Messaggero Veneto. Inoltre, ha aggiunto di aver sentito Susanna venerdì sera, quando le ha fatto sapere che sarebbe andato a recuperare la bimba il giorno successivo alle 8:15.
Dopo la separazione, erano riusciti a organizzarsi per il bene della bambina, ma la situazione si è drammaticamente complicata. “Mi sono presentato a casa di Susanna esattamente come concordato, ma non ho trovato nessuno”, ha spiegato l’uomo, visibilmente angosciato. Ha sottolineato l’importanza di avvisare i carabinieri sia per la scomparsa di Susanna sia per lo stato di salute della piccola, che richiede cure costanti. “Susanna ha lasciato a casa i suoi due telefoni e lo smartwatch. Era chiaro che non voleva essere trovata. La nostra bimba ha un serio problema di salute e ho paura per la sua situazione: non so se Susanna abbia preso le medicine in quantità sufficiente”.
Stando a quanto riferito, Susanna aveva mostrato difficoltà nel gestire la fine della loro relazione, ma mai prima d’ora aveva manifestato comportamenti così allarmanti. “Tuttavia, in un momento di estrema fragilità, tutto è possibile”, ha concluso l’uomo, alternate l’ansia per la scomparsa e la salute della figlia. Le ricerche continuano, con la speranza che la situazione possa risolversi positivamente.
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