Omicidio Viareggio, l’avvocato di Cinzia Dal Pino: “Ha tamponato Said con l’auto ma non ci è passata sopra”



Cinzia Dal Pino torna a casa dopo aver investito Said Malkoun mentre le rubava la borsa. Il suo legale chiarisce i dettagli dell’incidente ma le indagini continuano.



Cinzia Dal Pino, la 65enne coinvolta nell’omicidio di Said Malkoun, è tornata a casa a Viareggio dopo aver ricevuto l’assegnazione ai domiciliari. Questa decisione è avvenuta dopo che la donna ha investito l’uomo, uccidendolo, nella serata dell’8 settembre. Nonostante le accuse gravi, il giudice per le indagini preliminari ha concesso alla Dal Pino di trascorrere la detenzione nella propria abitazione, dove dovrà comunque indossare un braccialetto elettronico a causa del rischio di reiterazione del reato.

L’avvocato difensore, Enrico Marzaduri, ha dichiarato che la sua assistita ha colpito l’uomo con l’auto, pur non essendoci prove di un successivo passaggio con gli pneumatici sul corpo. Le dinamiche della vicenda sono ancora in fase di esame, e ci sono elementi contrastanti nei racconti forniti da Dal Pino. Secondo la sua versione, Malkoun l’avrebbe minacciata con un coltello prima di portarle via la borsa. Tuttavia, non è stata trovata alcuna traccia dell’arma.

Dall’autopsia sul corpo di Malkoun non sarebbero emersi segni di un travisamento da parte della vettura. Marzaduri ha puntualizzato che, nonostante ci sia stato un impatto ripetuto con l’auto, non ci sono segni di pneumatici sul corpo della vittima, suggerendo che la donna non avrebbe travolto l’uomo già a terra. Le cause precise della morte rimangono oggetto di analisi da parte dei medici, che dovranno esprimere un giudizio in base ai risultati degli esami autoptici.

L’avvocato ha specificato che il primo impatto non sarebbe stato fatale e che Malkoun si sarebbe rialzato dopo il primo urto. Secondo Marzaduri, Dal Pino avrebbe poi cercato di fermare il rapinatore, colpandolo due volte consecutivamente con la vettura, fino a schiacciarlo contro una colonnina in un negozio. “Esaminare le immagini richiede calma e un’analisi attenta”, ha sottolineato il legale.

Attualmente, Dal Pino si è ricomposta nella sua abitazione insieme al marito e alla figlia, ma la famiglia ha scelto di mantenere il silenzio mentre le indagini proseguono. La comunità locale ha reagito alla tragedia, posando dei fiori nel luogo in cui Malkoun è stato colpito mortalmente. La vicenda continua a sollevare interrogativi e a ricevere attenzione sia mediatica che giuridica, poiché il caso di Cinzia Dal Pino rimane sotto la lente degli investigatori.



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