Marina e Piersilvio impegnati con la Boccia questa sera da Berlinguer: Giorgia Meloni arrabbiata



Giorgia Meloni è andata su tutte le furie quando ha appreso, prima dell’annuncio ufficiale, che Maria Rosaria Boccia sarebbe stata ospite della trasmissione È sempre Cartabianca di Bianca Berlinguer. L’episodio segna un nuovo capitolo in un lungo susseguirsi di tensioni politiche e scandali, già rivelatisi problematici per la premier.



Un ospite scomodo per il governo

La presenza dell’ex compagna di Gennaro Sangiuliano, costretto a dimettersi dopo una serie di polemiche, è particolarmente inquietante. Maria Rosaria Boccia, infatti, è al centro di un giro di affari e di dinamiche che scuotono il cerchio magico intorno a Meloni. La premier teme che le sue rivelazioni possano svelare dettagli imbarazzanti su trattative e alleanze politiche, generando un’ulteriore destabilizzazione. Questo non è certo il primo problema con i Berlusconi, poiché dall’estate scorsa Meloni ha avvertito un crescendo di tensioni con gli eredi del Cavaliere.

A Palazzo Chigi, l’atmosfera è di crescente ansia. Fonti governative hanno già definito l’ospitata della Boccia come un “atto ostile” nei confronti dell’esecutivo. L’ansia di un potenziale dissenso interiore si amplifica, dal momento che Mediaset è controllata dalla dinastia Berlusconi, che vanta una posizione di potere all’interno dell’attuale governo.

La chiusura del caso?

Malgrado il ragionamento possa sembrare un semplice colpo giornalistico, Meloni non intende concedere nulla al caso. Le istruzioni di Palazzo Chigi nei confronti dei leader di Fratelli d’Italia sono chiare: non si discuta più della questione Boccia. L’idea di avere la ex amante di Sangiuliano in prima serata, pronta a rivelare nuovi dettagli, alimenta i timori della premier, rendendo sempre più insinuanti le voci su presunti complotti interni. Questa paranoia cresce di pari passo con un fastidio sempre più marcato nei confronti di Marina e Piersilvio Berlusconi.

Nel frattempo, Alessandro Giuli, al suo debutto come ministro della Cultura, scompare dai radar per diverse ore. Quando riappare, poco prima delle tre del pomeriggio, non si dirige nell’ex educandato dei Gesuiti, ma corre alla sede del governo. Qui dovrà ricevere dalla presidente del Consiglio le indicazioni necessarie per garantire un repulisti in un ministero potenzialmente invaso da “talpe”. La paura è che queste figure rivelino trucci e trame che potenzialmente lederebbero la stabilità dell’esecutivo.

Messaggi in codice?

A rendere le cose più complicate, una consulente fantasma continua a lanciare indizi sui social. I suoi messaggi, criptici e suggestivi, sono accompagnati da una foto insolita, creando ambiguità sulle sue intenzioni. Quest’immagine è accompagnata da una clip di una canzoncina infantile, che sembrerebbe suggerire la possibilità di nuove rivelazioni shock.

Il confronto tra Meloni e il neo-ministro Giuli dura circa un’ora e mezza. Qualsiasi autocompiacimento è bandito: si definisce un “incontro istituzionale”, ma gli sguardi e le parole nascondono tensioni sottostanti. Le agenzie diffondono il comunicato, ma l’espressione seriosa di Giuli tradisce l’emergenza che si cela dietro a questo faccia a faccia. Si discute non solo della gestione del ministero, ma anche del futuro del G7 Cultura, che si prepara a essere macchiato dal Boccia-gate.

Le preoccupazioni di Palazzo Chigi non sono infondate: Boccia potrebbe rendere pubblici documenti sensibili in vista dell’evento internazionale imminente, minacciando di esporre il governo a imbarazzi che influenzerebbero anche la sua immagine all’estero. Gli alleati temono che l’ospite di Cartabianca possa rivelare aspetti più dettagliati del programma, costringendo a riconsiderare il programma, la tempistica e persino il luogo dell’evento. Se le cose si mettono male, si discuterà addirittura di annullare la visita a Pompei, limitandosi a un’apparizione simbolica.

In questa fase di caos, la mancanza di un piano chiaro e coesivo dentro Palazzo Chigi potrebbe costituire un grave errore strategico. La coppia Berlusconi sembra aver scatenato una situazione difficile da controllare, e Meloni dovrà muoversi con cautela per evitare nuovi scossoni nella sua già precaria tenuta al potere. L’adrenalina va al massimo, e il futuro politico di Giorgia Meloni è sempre più in bilico.



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