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Omicidio-suicidio a Collegno, compagno di Anna la uccide per strada: “Era spaventata, lui la derideva”



La comunità di Collegno è sotto shock per il drammatico omicidio-suicidio avvenuto lunedì 19 agosto, in pieno giorno, nella centralissima piazza del Municipio. Alle 11 di mattina, Francesco Longhitano, un uomo di 81 anni, ha sparato due colpi di pistola contro la compagna Anna Lupo, di un anno più grande, prima di rivolgere l’arma contro se stesso. Nonostante i soccorsi tempestivi, la donna è deceduta in ospedale poco dopo.



Stando a quanto riportato da alcuni testimoni, prima di consumare il delitto, Longhitano avrebbe urlato alla convivente: “Mi hai rovinato la vita”. I due convivevano a breve distanza dalla scena della tragedia, e secondo le prime informazioni, lui era affetto da depressione. Le indagini sono ancora in fase di svolgimento, con gli inquirenti impegnati a ricostruire la precisa dinamica dell’evento. Si ipotizza che il movente sia di natura familiare. Prima dell’aggressione, l’uomo era andato al bar sotto casa per prendere un caffè, in quello che sembrava un giorno come tanti altri.

Le discussioni tra i due erano, secondo le fonti, piuttosto frequenti. Una vicina ha raccontato al giornale La Stampa: “Anna? L’ho vista sabato e tutto sembrava normale. A volte le dicevo che poteva fare da baby-sitter a mia figlia. Un giorno le regalò un palloncino di Harry Potter”. Tuttavia, la vicina ha anche riferito di aver udito urla provenire dall’appartamento della coppia. “Anna lasciava sempre la porta aperta per poter fuggire in fretta. Lui era riservato, ma urlava e la offendava”.

Il sindaco di Collegno, Matteo Cavallone, ha espresso il suo dispiacere per l’accaduto attraverso un post su Facebook: “Questo triste evento sottolinea che la violenza, in qualsiasi forma e a qualsiasi età, è assolutamente inaccettabile. È nostro compito come comunità non solo condannare tali comportamenti, ma anche impegnarci collettivamente a prevenire futuri episodi di violenza. Dobbiamo rimanere vigili, ascoltare e supportare coloro che si trovano in situazioni di rischio”.

Questo tragico evento mette in luce nuovamente la problematica della violenza domestica, un fenomeno ancora presente nelle nostre società. Le autorità invitano tutti a prestare attenzione e a fornire supporto a chi potrebbe trovarsi in difficoltà, poiché le vittime hanno spesso bisogno di una mano amica per trovare una via di uscita da situazioni insostenibili. La comunità si unisce ora nell’emozione e nel dolore, cercando di comprendere come prevenire simili tragedie in futuro.



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