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Padre e figlio di 7 anni bloccati su una roccia. Sabato pomeriggio poteva finire male, ma i vigili del fuoco hanno salvato entrambi a 1700 metri sul Resegone



I vigili del fuoco hanno compiuto un miracoloso salvataggio di un padre e del suo bambino di 7 anni, bloccati su uno sperone a 1.700 metri di altitudine sul monte Resegone. Grazie all’operato dell’elicottero dei soccorritori, i due sono stati riportati in sicurezza.



Un’escursione finita male

Nella mattina di sabato 17 agosto, un padre e suo figlio si sono trovati in una situazione di grande pericolo dopo essere rimasti bloccati in un canalone sul monte Resegone, un’area montuosa tra le province di Bergamo e Lecco. La loro escursione, apparentemente innocua, ha preso una piega drammatica quando entrambi si sono trovati appesi a uno sperone di roccia, a 1.700 metri sopra il livello del mare. L’uomo, resosi conto della gravità della situazione, ha immediatamente contattato il 112, il numero unico per le emergenze.

Un’unità di soccorso speleo alpino fluviale (Saf) dei vigili del fuoco è stata prontamente allertata. I soccorritori del Comando di Lecco hanno rapidamente messo in moto le operazioni di salvataggio, mobilitando un elicottero Drago decollato dalla base di Malpensa. Grazie alla loro formazione e all’attrezzatura all’avanguardia, i soccorritori hanno potuto dirigersi senza indugi verso il luogo dell’incidente.

L’intervento dei soccorritori

Una volta arrivati nella zona del canale Cermenati, dove padre e figlio erano bloccati, i soccorritori hanno avviato la manovra di recupero. Attraverso l’utilizzo di un verricello, alcuni operanti sono scesi dall’elicottero per raggiungere i due, assicurandoli e portandoli in modo sistematico a bordo del mezzo aereo. Questa fase dell’intervento è stata crucial per garantire la sicurezza sia del padre che del figlio, rendendo il salvataggio un’operazione precisa e ben coordinata.

Le condizioni di salute di entrambi sono state subito valutate dai soccorritori, che hanno verificato che non ci fossero ferite gravi o situazioni di emergenza. Il salvataggio ha richiesto circa un paio d’ore in tutto, ma l’abilità e la preparazione dei vigili del fuoco hanno reso possibile un esito positivo.

Un finale positivo

Il salvataggio di padre e figlio rappresenta non solo un grande risultato per i servizi di emergenza, ma anche un richiamo per tutti coloro che amano l’escursionismo: è fondamentale prepararsi adeguatamente e conoscere la propria sicurezza in montagna. Dopo l’intervento, padre e figlio sono stati trasportati in un luogo sicuro, dove hanno potuto ricevere le cure e le attenzioni necessarie, rassicurando così i familiari preoccupati.

Questa vicenda sottolinea l’importanza della formazione dei soccorritori e dell’utilizzo di tecnologie adeguate per affrontare situazioni di emergenza in ambienti difficili. E la storia di questo padre e figlio si è trasformata in un esempio di cosa significhi lavorare collettivamente per il bene comune, dove il coraggio e la determinazione dei vigili del fuoco hanno fatto la differenza.



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