Un neonato di 10 mesi è stato ricoverato presso l’ospedale Cervello di Palermo a causa dell’assunzione accidentale di cannabis lasciata incustodita dai suoi genitori. Sebbene il piccolo non corra rischio di vita, è stato necessario intervenire.
Nella notte del 16 agosto, il bambino è stato portato al pronto soccorso pediatrico a causa di difficoltà respiratorie, sintomi direttamente correlati all’inalazione di sostanze stupefacenti. I medici, dopo aver effettuato vari esami clinici, hanno confermato la presenza del principio attivo della cannabis nel suo organismo.
Secondo le indagini preliminari, il piccolo avrebbe accidentalmente ingerito la sostanza ritrovandola incustodita in casa. Gli stupefacenti, molto probabilmente, appartenevano ai genitori, un aspetto che sarà accuratamente esaminato dai carabinieri e dalla Procura dei minori, a cui è stata notificata la situazione. Il bimbo sarebbe riuscito ad accedere alla sostanza durante un attimo di disattenzione da parte dei familiari. Dopo aver notato il malessere del piccolo, i genitori hanno immediatamente deciso di portarlo in ospedale.
Il piccolo è stato soccorso dal personale medico, che si è dedicato ad una attenta valutazione e cura del bambino. Fortunatamente, grazie alle tempestive misure adottate, il neonato non presenta condizioni critiche e, una volta conclusi gli accertamenti e le necessarie terapie, è stato dimesso in attesa di ulteriori disposizioni da parte del tribunale dei minorenni di Palermo.
Le autorità competenti ora stanno indagando per ricostruire l’esatta sequenza degli eventi e valutare la responsabilità parentale della giovane coppia. La situazione ha sollevato preoccupazioni riguardo alla sicurezza e all’atteggiamento dei genitori nei confronti della protezione dei loro figli, sottolineando l’importanza di garantire un ambiente sicuro letteralmente privo di elementi pericolosi. L’episodio mette in luce l’urgenza di maggiori conoscenze e consapevolezze sui rischi derivanti dall’uso di sostanze stupefacenti in presenza di minori.
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