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Myriam Sylla risponde a Vannacci: “Non so cosa abbia detto, ma sono fiera della mia medaglia d’oro”



La nazionale di pallavolo femminile, fresca vincitrice della medaglia d’oro olimpica a Parigi, è tornata con grande entusiasmo in Italia. In un’accoglienza trionfale a Milano, Myriam Sylla ha commentato, seppur indirettamente, le polemiche sollevate dalle dichiarazioni di Vannacci.



Un’accoglienza da campionesse

Le campionesse olimpiche della pallavolo femminile sono sbarcate in Italia, accolte da un caloroso bagno di folla. Le atlete, tra cui Egonu, Antropova, Sylla, Orro, Danesi, e Fahr, insieme al ct Velasco e il suo staff, hanno ricevuto applausi e richieste di selfie da parte dei tifosi e dei media. Durante quest’evento festoso, Sylla ha risposto anche a domande riguardanti le affermazioni del parlamentare europeo Vannacci, il quale, parlando di Paola Egonu, aveva detto: “Anche se è italiana di cittadinanza, è evidente che i suoi tratti somatici non rappresentano l’italianità.” Sylla, in seguito a quelle frasi, aveva presentato una querela contro Vannacci, la quale è stata successivamente archiviata.

I complimenti della politica e le parole di Vannacci dopo l’oro olimpico

Dopo la storica vittoria per 3-0 contro gli Stati Uniti, è stato un susseguirsi di complimenti da parte del mondo politico, in modo bipartisan. Dalla Premier Giorgia Meloni all’ex Premier Conte, e ancora Renzi ed Elly Schlein, tutti hanno espresso la loro gioia per il trionfo della squadra di pallavolo femminile. Anche Vannacci, pur avendo avuto precedenti controversie, ha espresso la sua gioia: “Sono estremamente felice che la squadra femminile di pallavolo abbia vinto questo oro: è un oro memorabile, complimenti a tutte le nostre atlete, a tutte le donne che ci hanno portato sul podio.” Tuttavia, non sono mancati i riferimenti alla campionessa azzurra: “Egonu? Sono felicissimo, non ho mai messo in dubbio le sue capacità, ma ho solo sottolineato le sue origini non italiane che sono visibili.” Ha aggiunto, in un’intervista ad Adnkronos: “Alla prima occasione le chiederò un autografo”, un commento che non è passato inosservato.

La risposta di Sylla a Vannacci

In occasione del loro ritorno in Italia, le Azzurre del volley sono state celebrate tra applausi e domande da parte dei giornalisti. Myriam Sylla ha risposto a una domanda del Corriere della Sera, dichiarando: “Non so nemmeno cosa abbia detto Vannacci. Mi stai facendo questa domanda probabilmente perché è di interesse, ma sinceramente non mi interessa. Ho questa medaglia al collo e ne vado fiera.” Le sue parole mostrano una chiara volontà di non lasciarsi coinvolgere nelle polemiche e di focalizzarsi esclusivamente sul successo sportivo.

L’importanza dell’integrazione

È interessante notare che Sylla, insieme a Egonu, è stata menzionata da Bruno Vespa in un commento sui social media, dove ha evidenziato la loro esemplarità come atlete: “Complimenti a Paola Egonu e Myriam Sylla: brave, nere, italiane. Esempio di integrazione vincente.” Queste parole rispecchiano l’importanza del messaggio di inclusione e diversità che la nazionale di pallavolo femminile rappresenta, specialmente in un momento in cui il dibattito sull’identità e la nazionale è particolarmente acceso. Le due atlete, riconosciute per il loro talento e il loro impegno, continuano a ispirare non solo sul campo, ma anche nella società, dimostrando che lo sport può essere un potente veicolo di integrazione e unità.

In un periodo in cui le divisioni sembrano molte, le azzurre si elevano come simboli di una nuova italianità, capace di abbracciare le diversità e celebrare il talento in tutte le sue forme.



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