L’11 agosto 2024, ore 10:15. Continuano a ritmo sostenuto le indagini per comprendere le cause dell’incidente aereo avvenuto venerdì in Brasile, mentre si intensificano gli sforzi per identificare le victime. Già identificato il primo corpo, appartenente al pilota Danilo Santos Romano, di soli 35 anni.
Gli investigatori stanno analizzando la scatola nera dell’aereo di linea schiantatosi nei pressi di San Paolo, tentando di svelare le cause che abbiano portato a questa tragedia. Al momento, rimangono solo ipotesi, mentre i periti stanno lavorando per identificare i resti delle 62 persone tragicamente scomparse nell’incidente. Insieme a Danilo Santos Romano è stato identificato anche il co-pilota Humberto de Campos Alencar e Silva.
Con oltre dieci anni di esperienza, il pilota lavorava con Voepass Linhas Aéreas dall’anno precedente e i corpi si trovano attualmente in un obitorio nella capitale, dove i familiari stanno giungendo per dare l’ultimo saluto. Il processo di identificazione è reso complesso dall’incendio che ha interessato l’aereo subito dopo l’impatto.
L’incidente ha coinvolto un bimotore che aveva decollato dallo Stato del Paranà poco prima di mezzogiorno, ora locale, diretto verso Guarulhos, nello stato di San Paolo. Le ultime comunicazioni registrate con la torre di controllo sarebbero avvenute intorno alle 13:22, poco prima dello schianto. Nei social media sono emersi video impressionanti che ritraggono l’aereo mentre inizia a spiraleggiare in un volo incontrollato prima di schiantarsi al suolo.
Tra le teorie più accreditate relative alle cause dell’incidente, si fa menzione di temperature particolarmente rigide. Non sono state segnalate anomalie né condizioni meteorologiche avverse dalla cabina, ma la possibile formazione di ghiaccio sulle ali dell’aereo è considerata un rischio significativo. Stando ai report della Aeronautica Militare, l’aereo si trovava a un’altitudine di circa 5.200 metri quando ha improvvisamente iniziato a perdere quota, scendendo di 80 metri in pochi secondi. Dopo una breve ripresa, è andato incontro a un’altra caduta fatale.
Il servizio di monitoraggio aereo Flightradar24 ha sottolineato che nell’area e all’altitudine in cui viaggiava l’aereo esiste la possibilità di formazione di ghiaccio, condizione che, se non affrontata, può compromettere la maneggevolezza del velivolo, influenzando il suo peso e le capacità di volo. È importante notare che Voepass ha chiarito che l’aereo era sottoposto a regolare manutenzione, compresa quella effettuata il giorno precedente all’incidente, e che il sistema antighiaccio era in perfette condizioni operative.
Le autorità stanno seguendo da vicino le indagini, con l’obiettivo di chiarire quanto accaduto e garantire la sicurezza dei voli in futuro. Inoltre, si prevedono ulteriori aggiornamenti mentre l’analisi della scatola nera prosegue e i risultati delle indagini saranno condivisi con il pubblico.
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