Controcopertina

Tamberi sta male dopo essere stato eliminato dalle Olimpiadi e si mette a piangere tra le braccia del suo team



Il sogno olimpico di Gianmarco Tamberi si interrompe brutalmente alle Olimpiadi di Parigi, lasciando il campione azzurro in lacrime, mentre il suo team lo consola con affetto.



La giornata da incubo di Tamberi e la corsa in ospedale

Gianmarco Tamberi, campione olimpico in carica, ha vissuto una giornata difficile e surreale, caratterizzata da eventi inaspettati e da una lotta personale contro il dolore. Il suo tentativo di difendere il titolo di Tokyo 2021 si è concluso prematuramente, con l’azzurro che non è riuscito a superare il terzo salto a 2.27. Al termine dell’ultima prova, l’emozione lo ha travolto e ha ceduto al pianto, trovando conforto negli abbracci del suo team.

Tamberi, visibilmente provato, ha manifestato il suo disagio pronunziando le parole “Non ho forza”. Un gesto sincero e forte, che ha rivelato la sua determinazione nel voler competere anche affrontando importanti difficoltà fisiche. Infatti, ha lottato contro delle coliche renali che lo hanno tormentato durante la notte precedente alla gara, costringendolo a un’urgente visita in ospedale. Nonostante tutto, ha voluto onorare la maglia azzurra e presentarsi in pedana.

Il campione marchigiano è riuscito a superare la misura iniziale di 2.17, affrontando poi la successiva misura di 2.22, che ha superato dopo tre tentativi. Tuttavia, 2.27 si è rivelata una barriera insormontabile. Dopo ben tre salti errati, la competizione ha segnato la sua eliminazione, ponendo fine alle speranze di una medaglia.

La gara di Tamberi che ha fallito l’ultimo tentativo in 2.27

Nonostante le avversità, il sorriso e l’entusiasmo di Tamberi rimangono saldi nel cuore di tutti coloro che lo seguono. Già in fase di apertura dei Giochi, l’atleta aveva dimostrato il suo spirito combattivo e il suo simbolo di unità nazionale, sventolando con orgoglio il tricolore lungo le rive della Senna. Il suo arrivo in pedana, nonostante le evidenti difficoltà, testimonia una grande forza di volontà e un amore incondizionato per lo sport.

La scena emozionante della sua eliminazione ha colpito non solo i presenti allo stadio, ma anche i milioni di appassionati in Italia. La solidarietà dei suoi compagni e amici, come Stefano Sottile e Mutat Barshim, che ha abbracciato Tamberi in un momento di grande fragilità, ha fatto capire a tutti come lo sport vada oltre la semplice competizione. È stata una dimostrazione di amicizia e rispetto tra atleti, che si vedono l’un l’altro non solo come rivali, ma come esseri umani con speranze e dolori.

Tamberi affronta ora un momento difficile, ma è atteso da un futuro luminoso, e la sua esperienza a Parigi non può essere considerata solo un fallimento, ma piuttosto un’avventura da cui trarre insegnamenti preziosi. Il tifo degli italiani, nonostante la delusione, rimane forte e incondizionato, pronti a sostenere il loro campione nei futuri impegni. La sua storia non finisce qui; al contrario, le battaglie affrontate lo renderanno ancor più forte e determinato a tornare a eccellere nel salto in alto.



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