Controcopertina

Lucia Felici è stata uccisa a Roma dal marito di 83 anni. «L’aveva già picchiata». L’anziano ha confessato: l’ha strangolata nella camera da letto



Un nuovo caso di femminicidio ha scosso l’italia: Lucia Felici, una donna di 76 anni, è stata uccisa dal marito, Carmine Alfano, di 83 anni.



L’orribile agguato nel cuore della notte

Lucia Felici è stata strangolata dal marito, che ha confermato il crimine: “Sono stato io”. Il fatto è avvenuto all’interno della loro abitazione in via Bellavista, a Castelnuovo di Porto, nella mattinata di ieri. La donna ha tentato di richiamare aiuto, gridando disperatamente nella propria camera da letto. Una vicina, Loretta, ha udito le sue suppliche e ha provato a intervenire, chiamando il 112. Nonostante i suoi sforzi, l’intervento delle forze dell’ordine e dei vigili del fuoco è stato vano, poiché quando sono riusciti ad entrare nell’appartamento, la donna era già priva di vita.

Carmine Alfano, trovato a torso nudo e immobile, ha mostrato evidenti segni di confusione e vacillamento mentale, mentre i carabinieri appuravano la dinamica dell’accaduto. Ciò che gli inquirenti hanno scoperto è inquietante: non era la prima volta che Lucia subiva aggressioni fisiche dal marito. Testimonianze dai vicini di casa rivelano un clima di ansia e paura attorno alla coppia, dove la violenza era già emersa in precedenti occasioni.

Il quadro di un matrimonio in crisi

Lucia e Carmine, noti nel loro quartiere come “gli americani” per i lunghi anni trascorsi all’estero, avevano apparentemente una vita coniugale normale, ma in realtà il loro rapporto era segnato da tensioni e conflitti. Lucia, descritta come una donna energica e determinata, aveva trascorso dieci anni negli Stati Uniti lavorando come donna delle pulizie, mentre l’uomo rimaneva a Roma. Secondo i vicini, Carmine avrebbe mostrato segni di declino mentale negli ultimi anni, manifestando vaghezza e smemoratezza. Lucia, al contrario, dimostrava una vita attiva e si dedicava a hobby creativi, tra cui il bricolage e la cura delle piante.

Fonti di vicinato indicano che la situazione era diventata insostenibile, con Lucia che viveva nella paura costante di subire ulteriori violenze dal compagno. Questo incubo si è purtroppo concretizzato nella tragica mattina della sua morte.

Le reazioni della comunità e le indagini in corso

La notizia del femminicidio ha scosso profondamente la comunità locale. I figli di Lucia, Maurizio e Piergiorgio, residenti rispettivamente a Firenze, e Daniela, che vive in Florida, sono tornati a Roma per far fronte alla drammatica situazione. Le autorità stanno attualmente indagando sull’accaduto, con il procuratore capo di Tivoli, Francesco Menditto, che ha tenuto una conferenza stampa: “Dobbiamo prestare attenzione ai segnali che spesso precedono atti di violenza, mai sottovalutarli”, ha affermato.

Le indagini hanno rivelato che Lucia viveva nell’ombra dell’ansia per la propria sicurezza, anticipando il potenziale disastro. Questo episodio non è un caso isolato; è il secondo femminicidio in pochi giorni nella stessa area, rivelando la necessità urgente di misure più severe per affrontare la violenza di genere.

La necessità di interventi più incisivi

In considerazione dell’aumento di denunce di violenza nelle relazioni interpersonali tra le coppie anziane, il procuratore ha sottolineato la necessità di introdurre aggravanti specifiche per il femminicidio, che potrebbe aiutare a contrastare questo triste fenomeno. Carmine Alfano, attualmente in stato di detenzione, potrebbe dover affrontare gravi conseguenze legali a seguito della sua confessione. Gli esperti avvertono che l’



Add comment