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Sinner deluso dalle critiche: “Non ho voglia di rispondere, l’opinione della gente mi interessa poco”



Jannik Sinner, attualmente stanco delle critiche riguardanti il suo attaccamento alla maglia azzurra, ha espresso il suo disappunto per le polemiche suscitate dalla sua assenza alle Olimpiadi di Parigi, dovuta a una tonsillite. “È una domanda a cui preferirei non dover rispondere”, ha detto, mostrando di dare poco peso all’opinione pubblica.



Dopo un periodo di stop forzato, Sinner ha ripreso la sua attività agonistica nel Masters 1000 di Montreal con una netta vittoria contro il croato Borna Coric, chiudendo il match con un punteggio di 6-2/6-4. La prestazione del 22enne altoatesino, che non ha mai ceduto il servizio, evidenzia la sua determinazione nel cercare di arrivare lontano nel Canadian Open, dove è chiamato a difendere i 1000 punti conquistati lo scorso anno. Ora Sinner si prepara a sfidare il cileno Tabilo, che ha eliminato il nostro Sonego.

Sebbene Sinner si trovi al vertice del tennis mondiale e l’Italia non sia mai stata così in alto nella classifica, ci sono sempre coloro che lo attaccano riguardo la sua dedizione per il paese. Dalla tonsillite che l’ha costretto a rinunciare ai Giochi Olimpici, alle vacanze in Sardegna con la fidanzata Anna Kalinskaya, le critiche gli sono arrivate senza sosta.

Quando gli viene chiesto di nuovo riguardo le polemiche sulla sua assenza a Parigi, Sinner reagisce con fermezza: “Non ho voglia nemmeno di rispondere a certe domande. Solo io e il mio team sappiamo come mi sono sentito. All’apparenza può sembrare semplice, ma dentro la situazione è diversa. La mia priorità era partecipare alle Olimpiadi, ma non ero nemmeno in grado di alzarmi dal letto”. Con sincerità, rincara: “Della gente e del loro pensiero, francamente, mi importa poco”.

Tuttavia, nonostante il tentativo di immergersi nel suo lavoro, le notizie e le opinioni lo raggiungono. “Non uso più i social media, il che mi fa molto bene”, ha aggiunto Sinner, come riportato da Ubitennis. “Tuttavia, alcune cose arrivano comunque, è inevitabile. Anche se cerco di limitarle, quando apri il cellulare ci sono notifiche e notizie che salta all’occhio. Ho una visione chiara di chi sono e delle persone che mi circondano, che si prendono cura di me. Questa volta è andata così e ci saranno sempre momenti positivi e altri meno piacevoli. Capisco le reazioni, sono sincero, ma ora sono qui a Montreal e l’unica cosa che conta è quello che succede ora.”



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