Controcopertina

Sharon Verzeni è stata uccisa in strada nei pressi di Bergamo, e il suo assassino appariva consapevole delle sue abitudini e dei suoi orari



Sharon Verzeni è stata vittima di un omicidio e le circostanze rimangono ancora oggetto di indagine. Gli investigatori, al momento, stanno esplorando ogni possibile pista, ma si ritiene che l’omicidio della donna di 33 anni avvenuto a Terno d’Isola, in provincia di Bergamo, non sia stato un atto casuale, bensì deliberato. Sharon è stata colpita con sei coltellate poco dopo la mezzanotte di lunedì.



Il portafogli

La vittima aveva con sé il cellulare e aveva lasciato il portafogli a casa, il che rende improbabile l’ipotesi di una rapina finita male.

Si suppone che l’assassino l’abbia aggredita di sorpresa, infliggendole tre coltellate alla schiena, probabilmente prima che Sharon si rendesse conto di essere sotto attacco o avesse il tempo di identificare il suo aggressore. Dopo che si è voltata, l’assassino l’ha colpita nuovamente per tre volte, manifestando particolare violenza e determinazione: una coltellata ha colpito il torace e due l’addome, con ulteriori dettagli che emergeranno dall’autopsia.

La richiesta di aiuto

In quel momento, Sharon ha tentato di chiedere aiuto contattando il numero d’emergenza 112, senza però specificare chi l’avesse aggredita: «Aiuto, mi hanno accoltellato», ha riferito all’operatore. Successivamente, è stata soccorsa da due passanti e da una residente di via Castegnate, ma è deceduta al pronto soccorso dell’ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo, a causa delle ferite giudicate dagli inquirenti troppo profonde. I carabinieri del reparto operativo del comando provinciale di Bergamo e della compagnia di Zogno, sotto la direzione del pubblico ministero Emanuele Marchisio, stanno analizzando la vita personale di Sharon, un’estetista ora impiegata in una pasticceria di Brembate, esaminando il contesto familiare e le amicizie senza, al momento, trovare elementi sospetti. «Era una ragazza tranquilla», ha dichiarato il padre Bruno, tornato dalle vacanze con la famiglia non appena appresa la triste notizia.

La passeggiata

L’autore dell’omicidio sembra conoscere le abitudini di Sharon, che frequentemente faceva passeggiate notturne per motivi di salute, come suggerito da un dietologo. È probabile che l’assassino l’abbia attesa per aggredirla. Il compagno, Sergio Ruocco, un elettricista dalla vita irreprensibile, si trovava nella loro abitazione, situata a meno di 700 metri dal luogo dell’aggressione in via Castegnate. Sebbene di solito l’accompagnasse, la sera dell’aggressione era stato stanco e si era ritirato a dormire, come spiegato dal padre di Sharon, che ha descritto Ruocco come «un ragazzo stupendo». I carabinieri lo hanno svegliato e hanno interloquito con lui a lungo. Anche oggi, i militari hanno esaminato le telecamere di videosorveglianza comunale, che però non coprono l’area dell’aggressione. Sono state inoltre acquisiti filmati di alcune abitazioni private.

Il movente

Si sospetta che chi ha commesso l’omicidio conoscesse Sharon e fosse a conoscenza delle sue abitudini, incluse le passeggiate serali. L’analisi del suo cellulare potrebbe rivelarsi utile. È ora fondamentale determinare chi potesse avere motivi per agire contro di lei. Attualmente, non si escludono alcun tipo di movente, che possono spaziare da motivazioni sentimentali a quelle di natura economica. Nel frattempo, il Comune di Terno d’Isola ha ripreso la raccolta dei rifiuti, sospesa ieri durante le ricerche dell’arma del delitto. «La decisione», ha affermato il sindaco Gianluca Sala, «è frutto di un confronto con le forze dell’ordine e le autorità, che hanno autorizzato la ripresa delle operazioni di conferimento». Tuttavia, ha avvertito che «questa misura non è in alcun modo indicativa di eventuali sviluppi nelle indagini riguardanti l’omicidio della nostra concittadina Sharon, su cui gli investigatori mantengono il massimo riserbo».



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