Controcopertina

Tyler Mislawchuk si è detto profondamente deluso dopo la sua esperienza nel triathlon alla Senna durante le Olimpiadi, riportando di aver vomitato dieci volte durante la competizione



Dopo il rinvio di martedì a causa dell’inquinamento delle acque della Senna, si è finalmente svolta oggi la prova di triathlon alle Olimpiadi: una competizione massacrante che ha messo duramente alla prova gli atleti. Il canadese Tyler Mislawchuk ha vomitato una decina di volte, l’ultima dopo aver attraversato il traguardo.



Dopo l’annullamento di due allenamenti e il rinvio delle gare, inizialmente previsto per martedì, a causa dell’inquinamento delle acque della Senna, ancora oltre i valori consentiti, questa mattina si sono svolte le due gare di triathlon, maschile e femminile, alle Olimpiadi di Parigi. Nella gara femminile, la francese Cassandre Beaugrand ha trionfato dinanzi al pubblico entusiasta, mentre nella competizione maschile il britannico Alex Yee si è imposto in un arrivo emozionante, recuperando terreno sul neozelandese Hayden Wilde, crollato negli ultimi attimi del segmento di corsa. La gara si è rivelata estremamente impegnativa, come dimostra quanto accaduto a Tyler Mislawchuk subito dopo il traguardo: il canadese, piegato in due, ha vomitato abbondantemente.

Le immagini televisive non necessitano di ulteriori commenti: si osserva il 29enne chinarsi subito dopo aver concluso la sua prova al nono posto, con un tempo di 1:44:25, e poi vomitare in modo copioso. Durante la gara, Mislawchuk ha già manifestato notevoli difficoltà, come ha successivamente dichiarato: “Ci ho provato, non ho rimpianti: ho vomitato 10 volte. Non sono venuto qui per classificarmi tra i primi 10, ma ho dato tutto ciò che avevo”. Inoltre, è importante notare che, senza menzionare direttamente le acque della Senna, la gara maschile di triathlon – iniziata successivamente a quella femminile – si è svolta in condizioni di caldo e umidità particolarmente difficili.

L’autorizzazione a disputare la gara nella Senna è arrivata solamente dopo nuove analisi: “Livelli di batteri molto più bassi”. Dopo il rinvio di ieri, soltanto nella notte è stata presa la decisione che oggi si sarebbe potuto nuotare senza rischi – almeno questa è stata l’assicurazione da parte degli organizzatori – nelle acque della Senna, precedentemente afflitte da un’alta concentrazione di batteri Escherichia coli, tale da compromettere la salute degli atleti. Il comitato di Parigi 2024 ha comunicato che gli ultimi campioni prelevati mostravano livelli di batteri “molto più bassi” rispetto alla soglia minima richiesta per lo svolgimento delle competizioni, con la speranza che i futuri eventi previsti nel fiume della capitale, quali la staffetta mista di triathlon e le prove di nuoto di fondo, non debbano più affrontare un simile stato di incertezza.

Gli atleti hanno manifestato segni di evidente stanchezza dopo aver concluso la prova di triathlon maschile alle Olimpiadi. Mislawchuk non è stato l’unico a subire le difficili condizioni ambientali e la durezza della prova, che prevede 1,5 km di nuoto, 40 km in bicicletta e 10 km di corsa: diversi atleti sono stati visti sdraiati sui materassini al traguardo dopo aver completato un percorso che ha messo a dura prova le loro capacità fisiche.



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