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Benedetta Pilato è felice e piange di gioia, anche se ha appena perso tutto: “È il giorno più bello della mia vita”



Benedetta Pilato emoziona il pubblico con una reazione inaspettata dopo la finale dei 100 rana, nonostante la beffa della medaglia di bronzo sfuggita per un centesimo.



Una delusione enorme per Benedetta Pilato nella finale dei 100 metri rana alle Olimpiadi di Parigi : la giovane atleta pugliese si classifica al quarto posto, mancando la medaglia di bronzo per un misero centesimo. Ironia della sorte, la sua reazione ai microfoni è di gioia e entusiasmo : “È stato il giorno più bello della mia vita”, afferma con un sorriso. Ma cosa potrebbe giustificare una storia di felicità dopo una sconfitta così amara ?

Immagina di chiedere a una ragazza di 19 anni se sia felice per aver perso una medaglia olimpica per un solo “maledetto” centesimo. È esattamente ciò che ha fatto Benedetta Pilato, che, subito dopo essere uscita dalla piscina di Parigi, ha espresso una sorpresa e una verità che lasciano senza parole. Quella finale ha suscitato speranza tra il pubblico e lei stessa, tanto da farci credere che potesse conquistare un importante podio. Tuttavia, un calo nella prestazione nell’ultima frazione di gara ha relegato la Pilato alla quarta posizione, proprio dietro la sudafricana Tatjana Smith (oro in 1’05″28), la cinese Qianting Tang (argento in 1’05″54) e l’irlandese Mona McSharry (bronzo in 1’05″59). Con un tempo di 1’05″60, la pugliese ha dovuto accontentarsi di un posto che, purtroppo, non regala alcuna medaglia.

Eppure, quando si è trovata di fronte alle telecamere RAI, Benedetta ha avuto le sue prime lacrime. Ma non erano lacrime di sconforto: “Ci ho provato fino alla fine, mi dispiace… però sono lacrime di gioia , ve lo giuro. È stato il giorno più bello della mia vita”. La reazione della nuotatrice è stata sorprendente per chi si aspettava di vedere una giovane abbattuta dalla delusione .

“Davvero?”, chiedono i giornalisti. E lei spiega: “Sì, perché… voglio ribadire ciò che ho detto ieri, quando mi sono commossa e ho ringraziato il mio allenatore e tutti coloro che mi sono stati vicino durante questo anno difficile. Anche se molti hanno ritenuto che fosse inappropriato, io credo profondamente che sia importante esprimere gratitudine, indipendentemente dal risultato finale. Solo un anno fa non avrei mai immaginato di poter gareggiare in una finale olimpica.”

Benedetta affronta anche le aspettative del pubblico, affermando che per lei era più realistico immaginarsi in una corsia laterale, mentre gli altri si aspettavano di vederla sul podio. “La verità è che mi sono sempre vista in corsia centrale, eppure questo ha un significato per me”, continua. “Un centesimo è un’inezia, ma è anche una scelta del destino. È frustrante, scusate, ma va bene così”. La sua positività risalta nonostante la delusione, dimostrando che la vera forza di un atleta risiede anche nella capacità di rialzarsi e di abbracciare le sfide future.



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