Controcopertina

“Ringrazio per avermi permesso di esprimermi”: ora anche Bossetti reagisce alla serie televisiva su Yara Gambirasio



Massimo Bossetti, l’uomo condannato per l’omicidio della tredicenne Yara Gambirasio, si è aperto riguardo alla serie Netflix che ha riportato in primo piano il suo caso. Dopo 14 anni dall’omicidio, la docuserie “Il caso Yara: oltre ogni ragionevole dubbio” ha suscitato nuove emozioni in Bossetti, che ha descritto l’angoscia provata nel vederla come quasi impossibile da esprimere.



La serie, che ha riacceso l’interesse sul tragico evento, mette in luce la storia di Bossetti, muratore di Mapello, condannato all’ergastolo nel 2014 per l’omicidio di Yara. Le lunghe indagini hanno portato alla scoperta del suo DNA sugli indumenti intimi della vittima, elemento centrale nell’accusa che lo ha condannato.

Bossetti, che non ha mai ammesso l’omicidio, ha una parte da protagonista nella serie Netflix. L’avvocato della famiglia Gambirasio ritiene che il prodotto sia stato costruito per convincere della sua innocenza.

Il caso di Yara Gambirasio è tornato alla ribalta dei media nonostante il tempo trascorso, ma la serie Netflix ha dato nuova linfa alle discussioni. La verità di Bossetti, raccontata davanti alle telecamere, potrebbe portare a nuovi sviluppi nel caso che ha sconvolto l’Italia.



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