In un tranquillo pomeriggio, poco dopo un tragico delitto nel parco di Pescara, il telefono di uno dei due adolescenti arrestati per l’omicidio di Cristopher Thomas Luciani ha catturato un’immagine sconcertante. Un selfie in spiaggia, con un pugno al petto e un’espressione fiera, è stato scattato alle 18:21 di domenica, poco dopo l’evento mortale. Questa foto, trovata sul dispositivo ora sequestrato, fa parte del materiale incluso nel decreto di fermo emesso dalla Procura presso il Tribunale per i Minorenni dell’Aquila.
Il Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale dei Minori ha convalidato il fermo dei due ragazzi, entrambi di 16 anni, che sono stati poi collocati in un Istituto per Minori. Durante l’interrogazione, entrambi hanno esercitato il diritto di non rispondere alle accuse.
Le telecamere di sicurezza del parco hanno registrato le ultime immagini di Thomas ancora vivo. Alle 16:54, si vedono lui e altri giovani nell’area verde, poi, alcuni si spostano verso la vegetazione dove, alle 17:21, Luciani non riappare più. È emerso che uno degli aggressori si è cambiato d’abiti in mezzo al folto prima di tornare alla vista delle telecamere.
Questi dettagli macabri delineano un quadro agghiacciante dell’omicidio, con Thomas presumibilmente accoltellato 24 o 25 volte per un debito di soli 240 euro, secondo quanto riportato da Repubblica. Il delitto è stato rapidamente ricostruito grazie alle telecamere di sorveglianza di un condominio vicino e al telefono di uno degli arrestati, figlio di un’insegnante. L’altro ragazzo coinvolto è figlio di un carabiniere.
Le immagini mostrano i ragazzi che entrano nel parco alle 16:46. L’ultimo fotogramma, scattato dal telefono di uno degli indagati, mostra il giovane in spiaggia, in posa trionfante dopo il delitto, con un pugno chiuso sul petto.
Le famiglie degli accusati sono in stato di shock, con una richiesta unanime di giustizia senza sconti. Le circostanze dell’omicidio e il comportamento successivo degli indagati hanno lasciato la comunità di Pescara sconvolta e indignata, chiedendo misure severe contro i giovani responsabili di un atto così efferato.
L’ultima immagine catturata mostra uno degli indagati in un lido, apparentemente tranquillo e distaccato dalla gravità dei suoi atti, seduto su un lettino poco dopo aver commesso l’omicidio e aver gettato l’arma in mare. Questa immagine finale non solo chiude la sequenza degli eventi di quel giorno tragico ma sottolinea anche la freddezza e la disconnessione dei giovani dal peso delle loro azioni.
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