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Migranti, imbarcazione si capovolge nel Mar Ionio al largo della Calabria: più di 60 dispersi. Tragedia nel canale di Sicilia, 10 vittime



Un’ennesima tragedia del mare ha colpito il Mediterraneo: oltre 60 migranti risultano dispersi a seguito del ribaltamento di una barca a vela a circa 100 miglia dalla costa della Calabria.



Un grave incidente ha coinvolto una barca a vela carica di migranti nel Mar Ionio, a circa 100 miglia dalla costa calabrese. Oltre 60 persone risultano disperse dopo che l’imbarcazione si è capovolta. Un mercantile è intervenuto in soccorso, riuscendo a salvare 12 superstiti, successivamente trasferiti su un’unità della Guardia Costiera e portati a Roccella Ionica. Tra i superstiti anche il corpo di una donna deceduta dopo essere finita in mare.

Migranti dispersi nello Jonio, le ricerche

Dalla notte, la Guardia Costiera è impegnata nelle ricerche dei dispersi, partite a seguito del naufragio della barca a vela, presumibilmente salpata dalla Turchia. L’operazione è stata avviata dopo un ‘may-day’ lanciato da un’unità diporto francese, in navigazione a circa 120 miglia dalle coste italiane, al confine delle aree SAR (Search and Rescue) di competenza della Grecia e dell’Italia. L’unità francese ha avvistato la barca semi-affondata e ha recuperato 12 migranti.

Ricevuto il segnale di emergenza, il Centro di coordinamento del soccorso marittimo italiano della Guardia Costiera di Roma ha immediatamente inviato due mercantili nelle vicinanze, un velivolo Atc42 della Guardia Costiera e le motovedette CP305 e CP326 di stanza in Calabria. Anche assetti Frontex sono stati mobilitati. I 12 naufraghi, inizialmente trasbordati dall’unità francese su un mercantile, sono stati poi recuperati dalla motovedetta CP305 e portati al porto di Roccella Ionica, dove sono stati affidati alle cure dei sanitari del 118. Purtroppo, uno dei migranti è deceduto subito dopo lo sbarco. Le ricerche in zona continuano con la partecipazione di unità della Guardia Costiera e di Frontex.

Piantedosi: «Indagini finanziarie sui trafficanti di uomini. Ecco il piano per il Giubileo»

Durante la notte, la nave Nadir della ONG tedesca Resqship ha soccorso un’altra barca in legno carica di migranti, segnalata da Alarm Phone. L’imbarcazione, sovraffollata e con il motore in avaria, trasportava 62 persone. La Nadir ha fornito attrezzature di salvataggio e ha trainato la barca verso Lampedusa, in collaborazione con le autorità italiane.

Strage di migranti, l’intervento di Nadir

Nuova tragedia dell’immigrazione nel Mediterraneo. La nave Nadir ha soccorso una barca in legno piena d’acqua, a bordo della quale c’erano 61 migranti, dieci dei quali trovati senza vita nella parte inferiore dell’imbarcazione. I 51 superstiti sono stati evacuati e portati sulla Nadir, dove hanno ricevuto le prime cure mediche. Due di loro erano privi di sensi e sono attualmente in condizioni critiche. “Il team è intervenuto con un’ascia per rompere lo scafo e entrare all’interno del barcone – ha riferito la ONG – Purtroppo, i soccorsi sono arrivati troppo tardi per 10 persone. Le persone prive di sensi stanno ricevendo cure mediche e sono in attesa di un’urgente evacuazione di emergenza. Siamo arrabbiati e tristi. La Fortezza Europa uccide”.

Nelle ultime ore, la Nadir ha effettuato tre salvataggi. Prima, ha trainato verso Lampedusa una barca in legno con 62 persone a bordo, segnalata da Alarm Phone. Successivamente, ha soccorso un’altra barca con 27 persone, piena di acqua e benzina. L’equipaggio della Nadir ha distribuito giubbotti di salvataggio fino all’arrivo della Guardia Costiera italiana.

Il ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, ha annunciato l’intenzione di avviare indagini finanziarie sui trafficanti di esseri umani. Piantedosi ha sottolineato l’importanza di combattere il traffico di migranti e ha presentato un piano per il Giubileo volto a rafforzare la sicurezza e prevenire ulteriori tragedie nel Mediterraneo.

Le operazioni di ricerca e soccorso proseguono nel Mar Ionio, mentre le autorità cercano di salvare quante più vite possibile. La tragedia dei migranti continua a rappresentare una crisi umanitaria di enormi proporzioni, richiedendo una risposta coordinata e umanitaria da parte di tutti i paesi coinvolti. La comunità internazionale è chiamata a trovare soluzioni efficaci per prevenire ulteriori perdite di vite umane e per affrontare le cause profonde della migrazione forzata.



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