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Dopo anni di disoccupazione in Italia, Luciano trova un impiego in Germania a 60 anni: “Finalmente sono contento”



Luciano, a 60 anni, ha deciso di cambiare radicalmente la sua vita. Dopo quasi un anno passato a cercare lavoro in Italia senza successo, ha scelto di trasferirsi in Germania, dove ha ottenuto un contratto a tempo indeterminato presso l’aeroporto di Monaco. La sua storia è un esempio di resilienza e speranza per molti che si trovano in situazioni simili.



“L’ultima volta che ci siamo sentiti, stavo aspettando l’esito di un colloquio per un lavoro in Germania. Dopo aver preparato una serie di documenti e ottenuto il nulla osta della sicurezza aerea tedesca, non avevo più ricevuto notizie. Continuavo a cercare in Italia, ma avevo perso le speranze. Poi, a maggio, il recruiter mi ha richiamato dicendo che erano ancora interessati a me e mi ha fornito una lista di cose da fare,” racconta Luciano a Fanpage.it.

“Appena arrivato in Germania, ho dovuto seguire una settimana di corsi specifici in un campus universitario e affrontare dei test scritti, con due sole possibilità di fallirli. Dopo aver superato tutte queste prove, mi hanno offerto un contratto a tempo indeterminato con sei mesi di prova. Quando il recruiter mi ha chiamato, gli ho ricordato la mia età, e lui ha risposto: ‘Sì, lo so, qual è il problema?'”

“Dopo una settimana di corsi, ho iniziato a lavorare affiancato da un tutor per due settimane. Da lunedì, invece, inizierò un nuovo corso per diventare autista sul piazzale aeroportuale. Sono stati molto severi, ma mi trovo benissimo, anche con i colleghi di lavoro che sono persone fantastiche,” aggiunge Luciano.

“L’azienda mi ha offerto vari benefit: una casa vicino all’aeroporto per i primi sei mesi (il primo mese gratuito), mensa e parcheggio in aeroporto. Anche le condizioni di lavoro e quelle economiche sono molto buone. Lavoro 6 ore al giorno per 6 giorni. Oltre ai benefit, è previsto un rimborso per la benzina e gli straordinari, che vengono pagati il 25% in più. Se si lavora nel weekend, questi valgono il 50% in più, durante i festivi il 100%. E tenga presente che queste maggiorazioni non sono tassate in Germania,” spiega ancora Luciano.

Alla domanda se gli manca l’Italia, il 60enne risponde: “Un po’ sì, mi mancano le mie cose e i miei ritmi, che qui sono molto diversi. Ma mi trovo molto bene e sono grato per questa opportunità alla mia età. In Italia, non lavoravo da 11 mesi, senza paracaduti sociali e senza disoccupazione avevo consumato una parte dei miei risparmi.”

“I miei parenti mi dicevano di non partire, che qualcosa sarebbe uscito, ma io ho detto: ‘No, il treno passa una volta sola’. Non è facile fare questo lavoro, anche fisicamente, ma ho resistito perché, se dovessi tornare adesso in Italia, che alternativa avrei? Nessuna.”

Agli italiani nella sua stessa situazione, Luciano consiglia: “Partite. Sì, è necessario conoscere un po’ di tedesco, ma durante il corso al campus ho conosciuto colleghi sudamericani che non sapevano nulla e hanno avuto corsi intensivi di lingua gratuiti per superare i corsi base. Investono molto nella formazione perché il lavoro in aeroporto è complesso e vitale per la sicurezza dei passeggeri.”

“Il costo della vita è accettabile, tranne che per gli affitti, che sono un po’ alti. Nei supermercati i prezzi sono simili ai nostri, a volte anche più bassi. Gli stipendi invece sono decisamente superiori e permettono di vivere dignitosamente,” continua Luciano.

Conclude: “Non è stato facile, abituarsi a nuovi ritmi e a un lavoro duro che i tedeschi non vogliono più fare, ma sono molto contento. A chi si sente di fare questo passo, anche i giovani, consiglio di farlo.”



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