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Gisella Cardia e il marito Gianni indagati per truffa a Madonna di Trevignano



La veggente di Trevignano Romano, Gisella Cardia, e suo marito Gianni Cardia sono sotto indagine per truffa aggravata nei confronti dell’ex fedele Luigi Avella, che ha donato 123mila euro alla loro associazione.



Maria Giuseppa Scarpulla, conosciuta come Gisella Cardia, è indagata insieme al marito Gianni Cardia per truffa aggravata. La Procura della Repubblica di Civitavecchia ha iscritto entrambi nel registro degli indagati. La notizia è stata riportata durante la trasmissione Mattino Cinque, condotta da Federica Panicucci, con un servizio del giornalista Paolo Capresi. Al centro delle indagini c’è la denuncia di Luigi Avella, un ex seguace che ha donato volontariamente 123mila euro all’associazione Madonna di Trevignano ETS. La Procura ha formato una squadra mista di due forze di polizia per approfondire la questione, e Avella è stato ascoltato dagli investigatori per oltre tre ore, accompagnato dall’avvocata Lara Serao.

La difesa di Gisella Cardia

L’avvocato Solange Marchignoli, che rappresenta i coniugi Cardia, ha minimizzato la notizia dell’indagine: “Si stanno distribuendo denunce come caramelle all’oratorio. È solo una delle tante denunce ricevute dai coniugi Cardia. Non tutte le denunce si trasformano in procedimenti giudiziari e se c’è una denuncia non vuol dire che ci sarà un processo.” Ha aggiunto che anche i Cardia hanno presentato delle controdenunce.

Gianni Cardia e i problemi legali

Recentemente, Gianni Cardia è stato condannato a due mesi di reclusione con pena sospesa per abusi edilizi su un terreno privato a Trevignano Romano. Inoltre, Maria Giuseppa Scarpulla è coinvolta in un procedimento per bancarotta, separato dalle vicende delle presunte apparizioni mariane.

Chi è Luigi Avella?

Luigi Avella è diventato una figura nota nella controversia delle apparizioni e lacrimazioni di Trevignano Romano. Dopo l’acquisto del terreno da parte dei coniugi Cardia, Avella ha fatto una donazione volontaria di 123mila euro all’associazione. Tra le sue donazioni vi erano le panche per il campo di preghiera, la statua di San Michele Arcangelo e una statua della Madonna in vetroresina. Questa statua, inizialmente posizionata sulla collina con vista panoramica sul Lago di Bracciano, è stata poi rimossa e sostituita, a causa della sua inadeguatezza a resistere alle intemperie.

Il contesto delle apparizioni a Trevignano Romano

La vicenda delle apparizioni a Trevignano Romano ha attirato l’attenzione mediatica e sollevato numerose controversie. Le presunte lacrimazioni della statua della Madonna e le apparizioni riportate da Gisella Cardia hanno diviso l’opinione pubblica e portato a un’indagine approfondita sulle attività dell’associazione guidata dai coniugi Cardia. Il Comune di Trevignano ha tentato di smantellare il campo delle preghiere, giudicando abusive alcune strutture, tra cui la teca che conteneva la statua della Madonna.

La continua lotta legale

La famiglia Cardia continua a difendersi dalle accuse e a portare avanti la propria missione religiosa nonostante le difficoltà legali. Le vicende legali, comprese le recenti condanne e le nuove indagini, rappresentano un ostacolo significativo per i coniugi, che rimangono al centro di un dibattito acceso sulla veridicità delle apparizioni e sulla gestione delle donazioni ricevute.

Questa complessa vicenda continua a evolversi, con nuove rivelazioni e sviluppi legali che tengono alta l’attenzione pubblica e mediatica. La verità sui fatti di Trevignano Romano rimane un tema caldo, alimentato da accuse, difese e una crescente attenzione investigativa.



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