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Le Forze Speciali israeliane salvano quattro ostaggi a Gaza: la commovente storia di Noa Argamani e degli altri prigionieri liberati



Dopo nove mesi di prigionia, Noa Argamani e altri tre ostaggi sono stati salvati in una pericolosa operazione dalle Forze Speciali israeliane. Il premier Netanyahu esprime gioia e determinazione a riportare a casa tutti i rapiti.



Le Forze Speciali dell’Idf hanno liberato quattro ostaggi israeliani, Noa Argamani, Shlomi Ziv, Almog Meir Jan e Andrey Kozlov, rapiti da Hamas durante il Festival musicale Nova il 7 ottobre scorso, evento che ha segnato l’inizio della guerra in Medio Oriente. L’operazione, altamente rischiosa, ha visto la perdita di uno degli agenti coinvolti. Secondo fonti giornalistiche, almeno 107 palestinesi sono stati uccisi nel centro della Striscia di Gaza durante l’operazione, con 94 vittime riportate a Nuseirat secondo fonti ospedaliere palestinesi.

Noa Argamani, diventata il simbolo degli attacchi del 7 ottobre, è stata liberata insieme agli altri ostaggi in un’operazione descritta come estremamente delicata. La notizia è stata accolta con grande gioia in Israele, con il premier Benjamin Netanyahu e il presidente Isaac Herzog che hanno parlato direttamente con Noa dopo la sua liberazione. “Non ti abbiamo mai data per persa”, ha detto Netanyahu durante la telefonata. Noa, visibilmente emozionata, ha risposto dicendo: “Sono molto emozionata, non parlo ebraico da così tanto tempo”.

In una nota congiunta, le forze di sicurezza israeliane hanno dichiarato: “Gli ostaggi sono stati salvati dallo Shin Bet e dai combattenti dell’esercito da due luoghi diversi durante l’operazione nel cuore di Nuseirat. Le loro condizioni mediche sono normali e sono stati trasferiti al Centro medico Sheba-Tel Hashomer per ulteriori esami medici”. Netanyahu ha ringraziato il ministro della difesa Yaov Gallant, il capo di stato maggiore Herzi Halevi e il capo dello Shin Bet Ronen Bar per il loro coraggio e determinazione. “Non ci fermeremo finché non avremo riportato a casa tutti i nostri rapiti”, ha affermato il premier.

Gantz allenta la pressione su Netanyahu

A seguito della liberazione degli ostaggi, il ministro del Gabinetto di guerra e leader centrista Benny Gantz ha deciso di cancellare la conferenza stampa programmata sulla scadenza dell’ultimatum dato al premier Netanyahu per un cambio di politica nella guerra a Gaza. Questo gesto è stato interpretato come un segnale di distensione e di unità in un momento di grande importanza nazionale.

Le reazioni delle famiglie e della comunità internazionale

Il Forum delle famiglie degli ostaggi ha descritto l’operazione come un “trionfo miracoloso”, esprimendo la speranza che tutti i 120 ostaggi ancora detenuti da Hamas possano essere presto liberati. “Continuiamo a chiedere alla comunità internazionale di esercitare la necessaria pressione su Hamas affinché accetti l’accordo proposto e rilasci gli altri ostaggi tenuti prigionieri. Ogni giorno è un giorno di troppo”, ha dichiarato il Forum. Il video di Noa che riabbraccia suo padre ha commosso migliaia di persone sui social media, simbolo di speranza e resilienza.

La liberazione di Noa Argamani e degli altri tre ostaggi segna un capitolo significativo in un conflitto che continua a mietere vittime e a generare tensioni. La determinazione del governo israeliano a riportare a casa tutti i rapiti e la pressione internazionale su Hamas rimangono cruciali per il futuro. Intanto, il coraggio e la resilienza di Noa e degli altri ostaggi liberati ispirano una nazione intera e oltre.



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