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Giada Zanola, buttata dal cavalcavia dal compagno sulla A4 a Vigonza: aveva 34 anni, lascia un bambino di 3 anni



Drammatico femminicidio sulla A4: Giada Zanola uccisa e gettata dal cavalcavia. Il compagno fermato per omicidio dopo una lite sfociata in tragedia, mettendo fine alla vita di una giovane madre.



La tragedia di Giada Zanola, caduta dal cavalcavia della A4, ha preso una piega agghiacciante. Inizialmente classificato come suicidio, l’evento si è rivelato un brutale omicidio. Le indagini della Polstrada di Padova e Venezia, insieme alla Squadra Mobile della Questura di Padova, hanno portato alla scoperta della verità: Giada è stata vittima di un femminicidio. L’incidente si è verificato alle prime luci dell’alba di mercoledì 29 maggio a Vigonza, provincia di Padova.

Omicidio a Vigonza, donna gettata dal cavalcavia dell’A4 dopo una lite muore travolta da un tir: fermato il compagno

Giada Zanola, 34 anni, non si è gettata volontariamente dal cavalcavia. Secondo le autorità, è stata spinta dal compagno, con il quale era in crisi da tempo. La coppia ha anche un figlio di tre anni. L’uomo ha spinto Giada giù dalla struttura, facendola precipitare per circa quindici metri sulla carreggiata sottostante. Mentre alcuni veicoli sono riusciti a evitare il corpo, un camion l’ha travolta, causando la sua morte.

La ricostruzione degli eventi da parte della polizia indica che il delitto è avvenuto al termine di una violenta lite tra i due, mentre si trovavano sul ponte sopra l’autostrada, vicino alla loro abitazione. La scena è stata raccapricciante: i soccorritori hanno trovato il corpo della donna in condizioni disperate dopo essere stato colpito dal tir.

Le indagini della Polstrada e della Squadra Mobile, supportate dalla Polizia Scientifica, hanno permesso di identificare elementi che indicavano chiaramente un omicidio. Il pubblico ministero, intervenuto negli uffici di polizia, ha interrogato il compagno di Giada, un uomo di 39 anni, disponendo il suo fermo con l’accusa di omicidio volontario. Il provvedimento è stato eseguito immediatamente, e l’uomo è stato condotto in carcere.

Le autorità stanno continuando le indagini per chiarire ogni dettaglio della vicenda, cercando di capire le motivazioni che hanno portato a un gesto così estremo. La comunità locale è sotto shock, e si moltiplicano le richieste di giustizia per Giada, mentre il dramma della violenza domestica torna prepotentemente alla ribalta delle cronache.



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