Controcopertina

Chi è Hasan Hamis? Il marocchino di 37 anni che ha attaccato il vice questore De Martino e le sue minacce a bordo del treno, conosciuto con 22 diversi pseudonimi



Hasan Hamis, marocchino di 37 anni con un passato controverso, è al centro delle cronache italiane dopo il tentato omicidio del vice ispettore di polizia Christian De Martino a Milano. Arrestato il 9 maggio, Hamis è noto alle autorità per i suoi numerosi alias e una lunga lista di reati. Entrato in Italia nel 2002, nonostante tre ordini di espulsione e numerosi crimini, Hamis non è mai stato rimpatriato.



L’Arrivo e i Fallimenti Iniziali

La storia di Hamis in Italia inizia il 18 dicembre 2002, quando viene fermato per la prima volta a Napoli. Non in regola e provvisto di identità fasulle, Hamis ha dato inizio a un lungo ciclo di arresti e rilasci. Negli anni, ha utilizzato fino a 22 identità diverse, tra cui nomi come Alibi Said e Joseph Calb, camuffandosi ora come egiziano, ora come palestinese. Identificato sempre grazie alle impronte digitali, ha ricevuto il suo primo ordine di espulsione nel 2004, che non è mai stato eseguito.

Precedenti Penali e Fallimenti Successivi

Durante i suoi anni in Italia, Hamis ha accumulato una serie di reati gravi, tra cui rapina aggravata, furto e spaccio di droga. Nel 2012, è stato emesso un altro provvedimento di espulsione, seguito da un terzo nel 2021 dal questore di Avellino. Questi tentativi sono stati vani, ostacolati da una mancanza di cooperazione da parte delle autorità marocchine, necessarie per confermare l’identità e procedere al rimpatrio.

Il Sistema e le Sue Lacune

La situazione si complica ulteriormente nel 2021 quando, nonostante un nuovo tentativo di espulsione, non vi era disponibilità nei Cpr (Centri di Permanenza per il Rimpatrio), costringendo le autorità a liberare Hamis con l’invito a lasciare l’Italia – un ordine che, come prevedibile, non è stato rispettato.

L’Aggressione e le Conseguenze

Il culmine di questa lunga serie di inefficienze si verifica il 5 maggio, quando Hamis si fa notare su un treno Italo minacciando i passeggeri con un rasoio. Dopo essere stato fermato e denunciato dalla Polfer, si dirige a Milano dove, alla stazione di Lambrate, provoca ulteriore caos, colpendo una donna e sfidando le autorità fino all’intervento tragico con il vice ispettore Di Martino.

Conclusione: Un Sistema da Rivisitare

La vicenda di Hasan Hamis pone in evidenza le criticità del sistema di gestione degli stranieri irregolari in Italia. Nonostante le numerose segnalazioni e i tentativi di espulsione, le lacune burocratiche e la mancanza di cooperazione internazionale hanno permesso a una persona con un chiaro rischio di reiterazione delittuosa di rimanere nel Paese. Questo caso solleva interrogativi urgenti sulla sicurezza e sull’efficacia delle politiche di immigrazione e controllo delle frontiere italiane.



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