“Evviva!”, il nuovo varietà di Gianni Morandi è stato stroncato dalle critiche: “Ricorda Techetechete senza Flavio Insinna”



Il lancio di “Evviva!”, il nuovo programma televisivo di Rai 1 condotto da Gianni Morandi, ha sollevato un vivace dibattito tra gli appassionati di televisione. Lo show si propone di omaggiare i momenti iconici della televisione italiana, evocando un senso di nostalgia ma anche suscitando critiche per la sua mancanza di innovazione.



Le critiche principali si concentrano sulla somiglianza di “Evviva!” con formati precedenti come “Techetechetè”, un altro programma di Rai che si avvale del vasto archivio delle Teche Rai per ripercorrere i momenti salienti della TV italiana. Molti spettatori su piattaforme social come X (precedentemente Twitter) hanno evidenziato una certa ripetitività nel formato e una mancanza di rinnovamento da parte della Rai, esprimendo preoccupazioni che “questi speciali sono tutti uguali e potrebbero non portare al successo sperato nelle prossime edizioni”.

Nonostante le critiche, ci sono anche numerosi difensori del programma che apprezzano la possibilità di rivivere i classici della televisione attraverso una figura amata come Gianni Morandi. Questi telespettatori lodano la sua autenticità e il calore, sottolineando come Morandi sia “la persona giusta per guidare il pubblico in questo viaggio nostalgico attraverso decenni di spettacolo televisivo”.

In difesa del formato, alcuni spettatori hanno evidenziato il valore di utilizzare le Teche Rai per celebrare i 70 anni della televisione italiana, apprezzando l’opportunità di rivedere una cronaca culturale e storica del paese attraverso gli archivi televisivi.

In conclusione, “Evviva!” si colloca in una posizione delicata: tra la necessità di innovare e il desiderio di celebrare il passato. Mentre il dibattito sui social continua, il programma rappresenta un punto di riflessione sul modo in cui la televisione può bilanciare il nuovo con il nostalgico, mantenendo vivo l’interesse del pubblico in un’era di rapidi cambiamenti mediatici.



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