La scena cinematografica italiana perde un altro dei suoi grandi protagonisti. Vera Pescarolo, nata a Milano il 28 novembre 1930, ci ha lasciati sette mesi dopo la scomparsa di suo marito, il rinomato regista Giuliano Montaldo. Vera era figlia della celebre attrice Vera Vergani, nipote dello scrittore e giornalista Orio Vergani, sorella del produttore Leo Pescarolo e madre della scrittrice Elisabetta Montaldo. La sua carriera poliedrica l’ha vista brillare come produttrice, sceneggiatrice, attrice, casting director e aiuto regista.
Il legame tra Vera e Giuliano Montaldo era profondo e collaborativo, un connubio creativo che ha durato quasi 65 anni. Insieme hanno dato vita a opere significative sia nel panorama cinematografico che televisivo. Tra queste si annoverano lo sceneggiato “Marco Polo”, i film “Sacco e Vanzetti” e “Giordano Bruno” con Gian Maria Volonté, e “L’Agnese va a morire” con Ingrid Thulin. Il loro ultimo lavoro insieme è stato “L’industriale”, per il quale Giuliano vinse un David di Donatello nel 2017 grazie alla sua interpretazione nel film “Tutto quello che vuoi” di Francesco Bruni, film in cui Vera fece un’apparizione emozionante in un cameo.
Giuliano ha dedicato a Vera il libro “Un grande amore”, pubblicato con successo nel 2021 da La nave di Teseo. Questo testo racconta oltre settant’anni di carriera vissuti tra set e sale di montaggio, evidenziando il filo rosso dell’amore e della passione per il cinema che ha unito la coppia. Il loro viaggio condiviso è anche l’oggetto del documentario “Vera & Giuliano”, diretto da Fabrizio Corallo e disponibile su RAI Play, che esplora la loro storia attraverso interviste e riprese personali.
Il Centro Sperimentale di Cinematografia ha espresso il suo cordoglio per la scomparsa di Vera, descrivendola come una figura coraggiosa, appassionata e sorprendente, sempre presente e mai banale nelle iniziative volte a tramandare la memoria del cinema italiano. Vera è stata, per molti, non solo un’icona professionale ma anche una grande amica.
La morte di Vera Pescarolo segna la fine di un’era per il cinema italiano, lasciando un vuoto in quanti hanno ammirato la sua dedizione e il suo talento. La sua eredità, tuttavia, continua a vivere attraverso le pellicole che ha contribuito a creare e le storie che ha raccontato, cementando il suo ruolo come una delle figure più influenti nel panorama culturale italiano.
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