Controcopertina

Alberto, 31 anni, colpito da tumore, sposa la sua Greta in reparto Oncologia: il loro commovente matrimonio si svolge quattro giorni prima del suo decesso



Alberto Zanchetta, un giovane di 31 anni affrontando una battaglia contro il cancro, ha deciso di celebrare l’amore incondizionato per la sua compagna, Greta, con un matrimonio simbolico e toccante nell’unità di Oncologia del Cro di Aviano. Nonostante la malattia, la coppia ha dimostrato che l’amore può trionfare anche nelle circostanze più difficili. Pochi giorni dopo il loro matrimonio, soltanto quattro giorni, Alberto ha lasciato questo mondo, lasciando dietro di sé un messaggio potente sull’amore e la resilienza.



La cerimonia è stata un’impresa d’amore organizzata con il supporto dello staff medico del Cro di Aviano, che ha collaborato con le autorità locali per garantire che il matrimonio potesse svolgersi in tempi brevi. Nonostante la rapidità nell’organizzazione, nulla è stato lasciato al caso: dalle fedi agli amici più cari, dai parenti ai testimoni, tutti hanno potuto partecipare a questo momento commovente. Il sindaco di Aviano, Paolo Tassan Zanin, ha celebrato l’unione direttamente nel reparto, dimostrando un’incredibile solidarietà e umanità.

Il desiderio di Alberto e Greta di unirsi in matrimonio nonostante le avversità è stato un chiaro segnale della forza del loro legame. Il sindaco di Treviso, Sebastiano Coletti, ha condiviso la propria emozione riguardo alla rapidità e alla determinazione con cui tutti si sono mobilitati per realizzare il sogno della coppia, sottolineando come la loro storia abbia toccato profondamente la comunità.

La loro unione, celebrata con amore e semplicità, è stata la realizzazione di un sogno comune, vissuto con intensità e privato di ogni gravità fino all’ultimo. La morte di Alberto ha lasciato un vuoto incolmabile, ma anche una lezione di vita sulla capacità dell’amore di superare ogni ostacolo. Il commovente ultimo post di Greta sui social media, con una foto del loro matrimonio in ospedale, è un tributo all’amore che supera ogni prova.

Alberto, che ha combattuto il cancro con coraggio e dignità, era noto nella sua comunità non solo per il suo lavoro nel settore vitivinicolo ma anche per il suo impegno come volontario nella Protezione Civile. Il suo ultimo gesto, la richiesta di destinare le offerte del funerale alla ricerca sul cancro presso il Cro, riflette la sua generosità e il desiderio di lasciare un segno positivo nel mondo.

La storia di Alberto e Greta, una testimonianza dell’indomabile potere dell’amore, rimarrà come fonte di ispirazione per molti, dimostrando che anche nei momenti più bui, l’amore può illuminare e dare speranza.



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