Alda Merini, riconosciuta universalmente come una delle voci più autentiche e penetranti della poesia italiana del Novecento, ha condiviso la sua esistenza non solo con le muse della letteratura ma anche con la sua famiglia. Frutto dell’amore con Ettore Carniti, un operaio e sindacalista di profonde convinzioni, Alda ha dato alla luce quattro figlie, testimoni di un intenso percorso familiare e artistico. Ettore, compagno di vita della poetessa, ci ha lasciato nel 1983, dopo una battaglia contro una lunga malattia, lasciando Alda e le loro figlie a percorrere il cammino della vita arricchito ma anche segnato dalla sua assenza.
Quante figlie ha avuto Alda Merini?
Il primo fiore di questo giardino familiare è Emanuela Carniti, nata nel 1955, segno iniziale dell’amore tra Alda e Ettore. A seguire, tre anni più tardi, arriva Flavia, nel 1958, portando ulteriore gioia e complessità al nucleo familiare. La nascita di Barbara, nel 1968, e di Simona nel 1972, completa il cerchio, regalando alla poetessa un universo femminile ricco e variegato all’interno del quale sviluppare la sua arte e la sua vita.
La vita privata delle figlie di Alda Merini si è dipanata lontano dagli occhi del pubblico, eccezion fatta per le preziose testimonianze che esse stesse hanno condiviso sul sito web ufficiale dedicato alla memoria della madre. Queste pagine virtuali ci offrono uno sguardo intimo sulla difficoltà della loro infanzia, il dinamico rapporto tra i genitori e la forte personalità di Ettore Carniti.
Cosa fanno oggi le figlie di Alda Merini?
Negli anni successivi alla scomparsa del padre e poi della madre, Emanuela, Flavia, Barbara e Simona Carniti hanno proseguito i loro percorsi lontano dalla luce riflessa della celebrità di Alda, affrontando con coraggio e discrezione gli alti e bassi della vita. Emanuela Carniti, in particolare, ha offerto uno sguardo più dettagliato sulla dinamica familiare attraverso un’intervista concessa a Giovanni Maria Scupola, in occasione della pubblicazione del suo libro “Alda Merini, mia madre”. In queste pagine, Emanuela ritrae Alda non solo come icona della poesia ma come una madre determinata, profondamente consapevole dei suoi valori, sebbene a volte distante a causa dell’immersione totale nel suo mondo artistico.
Oggi, Emanuela porta avanti la tradizione familiare scrivendo poesie, pur non considerandosi una poetessa nel senso tradizionale del termine. Questa scelta di vita rappresenta non solo un ponte tra le generazioni ma anche una modalità di elaborazione personale del grande lascito culturale e umano di Alda Merini.
La storia della famiglia Merini-Carniti è un tessuto complesso di amore, arte, perdita e resilienza, che riflette la profondità e la complessità dell’esistenza umana. Le figlie di Alda, con le loro vite e le loro scelte, continuano a essere custodi di questo ricco patrimonio culturale e affettivo, mantenendo viva la memoria di una delle figure più luminose della letteratura italiana.
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