Margherita Hack, eminente astrofisica e attivista italiana, ha lasciato un segno indelebile nel mondo della scienza e nella società grazie alle sue battaglie civili. Dietro al suo successo e alla sua passione per l’astrofisica si cela l’influenza fondamentale dei suoi genitori. La storia vera dei genitori di Margherita Hack rivela le radici di un impegno senza tempo verso la ricerca, l’arte e l’attivismo.
Nata a Firenze il 12 giugno 1922, Margherita Hack era la figlia di Roberto Hack, un contabile di origine svizzera, e di Maria Luisa Poggesi, un’artista diplomata all’Accademia di Belle Arti di Firenze. La coppia condivise un profondo interesse per la Teosofia, movimento che esplorava la connessione tra scienza, filosofia e spiritualità, ed è proprio in questo ambiente culturale ricco e stimolante che Margherita crebbe.
L’amore per la scienza
L’iter accademico di Margherita iniziò al Liceo Classico “Galileo Galilei” di Firenze, per poi proseguire con una laurea in Fisica all’Università degli Studi di Firenze nel 1945, nonostante gli ostacoli posti dalla Seconda Guerra Mondiale. Fu durante questi anni che Margherita scopri’ la sua vocazione per l’astrofisica, disciplina che la portò a lavorare in istituti di prestigio come l’Osservatorio Astronomico di Brera e l’Università di Trieste, dove fece storia diventando la prima donna a dirigere un osservatorio astronomico in Italia.
Il contributo di Margherita Hack non si limitò alla scienza: fu anche una fervente attivista per i diritti civili, sostenitrice dell’aborto, dell’eutanasia, e dei diritti LGBT+, distinguendosi per il suo impegno nel Partito dei Comunisti Italiani e opponendosi alle ingerenze della Chiesa cattolica in materia di scienza e diritti.
La figura di Margherita Hack e la storia vera dei suoi genitori si intrecciano in un racconto di passione per la conoscenza, impegno civile e amore per la libertà. L’eredità lasciata da Margherita Hack e il ricordo dei suoi genitori continuano a ispirare generazioni, dimostrando come il contesto familiare e le influenze culturali possano plasmare individui capaci di cambiare il mondo.
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