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Come finisce Deepwater – Inferno sull’oceano: storia vera e finale del film



Nel 2010, il Golfo del Messico fu teatro di un disastro ambientale di proporzioni epiche: l’esplosione della piattaforma petrolifera Deepwater Horizon. Questo evento non solo ha attirato l’attenzione dell’opinione pubblica americana, ma ha anche ispirato svariate inchieste giornalistiche, manifestazioni di protesta, e persino un film diretto da Peter Berg, che ha sapientemente raccontato la storia dietro la tragedia. Il film, Deepwater – Inferno sull’oceano, con la regia di Peter Berg e l’interpretazione di Mark Wahlberg nel ruolo di Mike Williams, offre uno sguardo intenso su questo disastro, evidenziando la negligenza umana contrapposta all’eroismo di chi ha lottato per fermare la catastrofe.



Deepwater: Un Colosso Infranto

La Deepwater Horizon, di proprietà della svizzera Transocean e affittata dalla British Petroleum, rappresentava una delle piattaforme più significative nel commercio di idrocarburi, operando senza sosta e in grado di estrarre fino a 9000 barili di petrolio al giorno. Il 20 aprile 2010, una serie di malfunzionamenti durante la perforazione del Pozzo Macondo ha causato un’esplosione devastante, seguita da un incendio di proporzioni enormi che ha portato alla morte di undici dipendenti.

106 Giorni di Incubo

Nonostante la gravità immediata dell’incidente, la situazione è stata inizialmente sottovalutata. Solo dopo il capovolgimento della piattaforma e la conseguente fuoriuscita incontrollata di petrolio, l’entità del disastro è diventata evidente. Diversi tentativi di contenere la fuoriuscita, tra cui l’operazione “Static Kill”, si sono rivelati infruttuosi fino al 19 settembre, quando finalmente l’emorragia di petrolio è stata arrestata.

Un Disastro Senza Colpevoli

Le conseguenze dell’esplosione sulla Deepwater Horizon hanno avuto un impatto devastante sull’ecosistema e sulla salute umana, con un’estensione del danno ben oltre la contaminazione immediata. Nonostante la magnitudo del disastro, nessun dipendente delle compagnie coinvolte è stato processato. Il film di Peter Berg non solo racconta questa storia con una narrazione potente e immagini suggestive, ma solleva anche interrogativi profondi sulla responsabilità e le conseguenze di tali tragedie ambientali.

Questo articolo ha cercato di fornire una panoramica dettagliata e riflessiva sulla tragedia della Deepwater Horizon, evidenziando i principali eventi e le loro ripercussioni. Il disastro del 2010 rimane un monito sulla fragilità del nostro ambiente e sulla necessità di una maggiore responsabilità nelle operazioni industriali che lo impattano.

Come finisce il film

Il film “Deepwater – Inferno sull’oceano” (Deepwater Horizon) si conclude con la rappresentazione dell’esplosione della piattaforma petrolifera Deepwater Horizon avvenuta il 20 aprile 2010, una delle peggiori catastrofi ambientali della storia. Dopo intense scene che mostrano il coraggio e la determinazione dell’equipaggio nel tentare di contenere il disastro, il film si chiude con la riuscita evacuazione di alcuni membri dell’equipaggio, tra cui il protagonista Mike Williams (interpretato da Mark Wahlberg), che riescono a salvarsi nonostante le terribili condizioni. Il finale si concentra anche sulle conseguenze dell’incidente, evidenziando le perdite umane e l’impatto ambientale causato dal disastro. Viene prestata particolare attenzione alle testimonianze dei sopravvissuti e al loro tributo agli eroi della tragedia, sottolineando la negligenza e le mancanze di sicurezza che hanno portato all’esplosione.



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