Lucio Battisti, figura emblematica della musica italiana, avrebbe festeggiato 80 anni se non fosse stato per la prematura scomparsa il 9 settembre 1998. Nato a Poggio Bustone, il cantautore non ha mai incarnato il vero spirito del viaggiatore, nonostante la sua musica abbia attraversato confini e cuori.
Origini e Tributi
Poggio Bustone, borgo natio di Battisti, è noto per essere il luogo dove il cantautore ha tenuto l’ultimo concerto nel 1970. La sua casa natale, in via Roma 53, resta un simbolo privato e inaccessibile. In suo onore, il parco cittadino è stato intitolato “Giardini di Marzo”, con una statua che lo ritrae con la sua inseparabile chitarra
Dalla Terra Natale alla Capitale
La famiglia Battisti si trasferì a Roma, dove Lucio trascorse la sua formazione scolastica. La città gli ha reso omaggio dedicandogli una piazza e un parco in Acilia. La capitale è stata una tappa fondamentale nel suo percorso personale e artistico.
Gli Anni del Successo e la Vita Privata
Dopo il trionfo nei palcoscenici, Lucio Battisti si spostò a Milano, poi fece ritorno a Roma e acquistò una casa a Rimini. Infine, si rifugiò a Dosso di Coroldo, dove condusse una vita riservata, dedicandosi alla musica, alla pittura, al giardinaggio e alla cucina, specializzandosi in piatti come il risotto al pesce persico.
Molteno: Un Rifugio Lontano dai Riflettori
Nonostante Molteno non sia una classica meta turistica, il paese è ricco di storia con chiese antiche come la Parrocchiale di San Giorgio. È qui che Lucio Battisti trascorse gli ultimi anni della sua vita, lontano dall’occhio pubblico.
Il Commiato da un’Icona
Battisti ci lasciò all’ospedale San Paolo di Milano, e fu sepolto nel cimitero di Molteno. La sua tomba divenne un luogo di pellegrinaggio fino a quando la famiglia decise per la cremazione delle sue spoglie, mantenendo segreta la destinazione delle ceneri per preservare la sua memoria dall’essere oggetto di culto.
Add comment