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Reddito di cittadinanza, sempre più controlli. Arrivano le prime denunce per lavoro in nero



Continuano i controlli su tutti coloro che hanno iniziato a beneficiare del reddito di cittadinanza e non si tratta soltanto di parole, ma proprio in queste ultime settimane sono stati davvero tanti i fatti. Cominciano ad arrivare in quest ore le denunce per tutti quei furbetti che lavorano in nero e che percepiscono nel contempo, il reddito di cittadinanza in modo indebito. A Palermo ad esempio è scattata la prima denuncia nei confronti di una coppia, che pare avesse presentato la domanda lo scorso mese di marzo e pare che questa fosse stata accolta. In seguito a dei controlli, si è scoperto che il marito lavorasse in nero come operaio in una ditta edile.



Venuta alla luce questa situazione, ci si chiede quali saranno le conseguenze per questa famiglia ma anche per le tante altre che pare abbiano dichiarato il falso ed abbiano quindi usufruito del reddito di cittadinanza nonostante comunque lavorassero in nero. La storia che abbiamo appena accennato arriva direttamente dalla Procura di Termini Imerese ed ha come protagonisti due coniugi delle Madonie che si sono aggiudicati il reddito di cittadinanza, ma in seguito ad una ispezione in ditta edile è emerso che l’operaio era impiegato senza alcun contratto e che la sua consorte aveva nello scorso mese di marzo, presentato la domanda per il reddito di cittadinanza omettendo di comunicare le variazioni al patrimonio, che peraltro proveniva da un’ attività irregolare. Adesso la coppia dovrà rispondere del reato di indebita percezione del reddito di cittadinanza.

Reddito di cittadinanza, false e omesse di dichiarazioni: denunciata coppia delle Madonia

Ad avere conseguenze non sarà soltanto però la coppia, ma anche la ditta ed infatti i militari hanno deferito all’autorità giudiziaria un socio amministratore della ditta edile dove è stata effettuata l’ispezione per tutta una serie di violazioni in materia di sicurezza sul lavoro e nel contempo sono state applicate delle sanzioni amministrative per un importo di €5000 e delle comminate ammende pari a €52.000.

Tutto ciò sembra che stia spingendo tante persone a rinunciare al reddito di cittadinanza ed infatti sono proprio le notizie sui controlli piuttosto rigidi, che stanno portando molti utenti che hanno già presentato domanda a rinunciare anche per un importo riconosciuto che risulterebbe essere inferiore alle aspettative. L’INPS non aveva proprio messo in conto questo fenomeno ovvero la richiesta di rinuncia da parte di tanti beneficiari e per questo l’Inps sta cercando nel più breve tempo possibile di predisporre un modulo apposito.



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