Il prossimo mese di giugno prende il via il taglio delle pensioni d’oro che è stato previsto proprio dalla legge di bilancio. E’ questo quanto annunciato dall’INPS in una circolare che è stata pubblicata direttamente sul sito ufficiale nella quale si legge che a decorrere dal primo gennaio 2019 per la durata di 5 anni di trattamenti pensionistici diretti, complessivamente eccedente l’importo di €100.000 lordi su base annua, sono ridotti di un’ aliquota percentuale in proporzione agli importi dei trattamenti pensionistici.
Sembra proprio che questo taglio andrà a verificarsi nel momento in cui ci sarà un conguaglio che sarà però spalmato in più mesi per cercare di recuperare in un certo senso la mancata riduzione tra il mese di gennaio e quello di maggio. Secondo quanto riferito dal Presidente dell’INPS Pasquale Tridico saranno circa 25 mila le persone interessate da questi tagli e ci sarebbe un risparmio per lo Stato piuttosto interessante perché si parla di circa 140 milioni.
Il taglio vale per le pensioni che sono superiori a €100.000 lordi al calcolo retributivo o misto è di 5 aliquote marginali che vanno dal 15% al 40% e pare abbia una durata quinquennale. Secondo quanto aggiunto ancora dal Presidente dell’INPS il tetto oltre il quale si interverrà sarà quello di €100.000 ed ha ancora precisato che soltanto la parte retributiva verrà tagliata. “Questa volta si è iniziato cambiando paradigma di intervento con le pensioni di cittadinanza, un sussidio dato anche in un periodo di non crescita e tagliando laddove c’era da tagliare, nella parte alta dei redditi che funzionasse da redistribuzione”, è questo ancora quanto detto dal Presidente dell’Inps.
Pensioni d’oro, da giugno al via i tagli
Come abbiamo visto quindi, a partire dal mese di giugno verranno effettuati i cosiddetti tagli sulle pensioni di importo oltre i €100.000. I tagli verranno effettuati su 5 aliquote marginali che come già abbiamo riferito vanno dal 15 al 40%. Che significa si avrà un taglio del 15% per la quota di assegni tra 100 mila e €130.000, del 25% per le pensioni che vanno da 130.000 a €200.000, il 30% per la quota di importo che varia da 200.000 a €350.000, delle 35% per la quota di importo da 350 mila a €500.000 ed infine del 40% per la quota oltre le €500.000. Non sarà invece effettuato alcun tipo di taglio sulle pensioni di invalidità e su quelle riconosciute a vittime del dovere. Come abbiamo visto, il taglio si applicherà sulle pensioni superiori ai €100.000 lordi calcolati con il metodo retributivo o misto e la riduzione percentuale sarà progressiva e quindi saranno applicate le aliquote di prelievo crescenti all’aumentare del reddito.
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