Mentre ci avviciniamo al Capodanno, i primi incidenti causati dai fuochi d’artificio stanno già emergendo. L’ultimo incidente ha coinvolto un bambino di 10 anni a Taranto, il quale ha perso tre dita delle mani a causa dell’esplosione di un petardo artigianale. La donna che gli aveva venduto i fuochi è stata individuata e denunciata.
Nel tardo pomeriggio del 29 dicembre a Taranto, un bambino di 10 anni ha acquistato una serie di petardi artigianali, i quali sono illegali. Nel tentativo di accendere uno di questi petardi, è avvenuta un’esplosione improvvisa appena la miccia è stata accesa. Il bambino è stato gravemente ferito e trasportato d’urgenza all’ospedale Santissima Annunziata di Taranto. Purtroppo, quando è arrivato in ospedale, aveva già perso tre dita delle mani: il pollice sinistro e due dita della mano destra.
In seguito all’incidente, è stata avviata un’indagine e le forze dell’ordine sono riuscite a rintracciare la donna che aveva venduto i petardi artigianali al bambino. Durante la perquisizione presso la sua abitazione, sono stati scoperti ulteriori fuochi d’artificio illegali, poiché erano di produzione artigianale. La venditrice è stata denunciata per la vendita di fuochi d’artificio illegali.
Attualmente, il bambino ferito è stato trasferito al Policlinico di Bari, dove è ricoverato nel reparto di Chirurgia plastica e ricostruttiva. Le sue condizioni sono sotto stretta osservazione medica mentre cerca di riprendersi dall’incidente.
Questo incidente serve come un triste promemoria dei pericoli associati all’uso irresponsabile di fuochi d’artificio, specialmente quelli di produzione artigianale e illegali. È fondamentale sensibilizzare l’opinione pubblica su questi pericoli, specialmente in vista delle festività di Capodanno.
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