Il primo giugno ci sarà una manifestazione a Roma organizzata dai sindacati e contro le misure del governo che pare abbiano penalizzato molti pensionati. Così come è stato anticipato, i pensionati scenderanno in piazza per fare valere i propri diritti. Si tratta di una mobilitazione Nazionale organizzata dai sindacati Spi-Cgil, Fnp-Cisl e Uilp-Ui per il primo giugno alla quale parteciperanno tantissimi anziani che sono pronti a protestare contro il governo, che pare abbia messo in atto delle misure che comunque vanno contro i loro interessi. La manifestazione si terrà a Roma e nello specifico a Piazza San Giovanni e non più a Piazza del Popolo come era stato previsto inizialmente.
Si protesterà contro le attuali politiche del governo sulle pensioni che sono state introdotte dalla legge di bilancio 2019 e che a dire dai sindacati non sarebbero adeguate né tanto meno vantaggiose nei confronti dei soggetti interessati quindi aderenti all’iniziativa. Prima di giungere però alle primo giugno, ci sarà un’assemblea il 9 maggio.
Movimentazione Nazionale primo giugno 2019
Il primo punto di protesta sarebbe relativo delle perequazioni che è andrà ad interessare le pensioni superiori al minimo. Con la legge di bilancio 2019, sarà ridotta in modo progressivo, l’aliquota di rivalutazione con un range che va dal 97 al 40% per tutti coloro che percepiscono importi superiori da 4 a due volte il minimo. Per coloro che invece percepiscono la pensione minima l’aliquota della perequazione sarà piena ovvero 1,1 x 100. Per Gli altri quindi la percentuale sarà
- ogni importo superiore fino a 4 volte il minimo al Tasso viene ridotto all’ 1,067%;
- importo superiore fino a 5 volte il minimo il tasso è ridotto allo 0,847%;
- importo superiore fino a 6 volte il minimo il tasso è ridotto allo 0,572%;
- importo superiore fino a 8 volte il minimo il tasso viene ridotto allo 0,517%;
- importo superiore fino a 9 volte il tasso è ridotto allo 0,495%;
Con importo superiore a 9 volte, il tasso applicato scende allo 0,44%. Il blocco della perequazione avrà un effetto a partire dal prossimo mese di aprile 2019. Le cifre che sono state erogate in più rispetto a quelle che abbiamo specificato sopra, saranno recuperate gradualmente. Quindi la misura sarà retroattiva a partire dal mese di gennaio 2019 e saranno tanti gli anziani che troveranno una sorpresa non proprio così tanto gradita nel cedolino di giugno. “Vogliamo meno tasse, sistema sanitario adeguato e misure contro la povertà”, sono queste le parole sintetizzate da molti anziani che hanno deciso di aderire alla protesta.“Le nostre parole non sono state ascoltate dal Governo”, Questa invece le parole dei sindacati.
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