In Alto Sangro, una comunità tranquilla è stata scossa da un terribile episodio di violenza. Una donna di 43 anni, impiegata come cameriera presso una struttura ricettiva, ha denunciato di essere stata vittima di una violenza sessuale di gruppo. L’orrore di questa vicenda ha scatenato un’indagine urgente da parte dei carabinieri della Compagnia di Castel di Sangro.
Il Contesto La vittima, la cui identità è stata mantenuta anonima per motivi di privacy, lavora in un albergo dell’Alto Sangro. La denuncia coinvolge quattro uomini, due di nazionalità italiana e due stranieri, che la donna ha indicato come gli autori di questa agghiacciante aggressione.
Una Complessa Inchiesta L’indagine si è rivelata complessa sin dall’inizio. Nonostante abbia denunciato l’accaduto, la vittima ha rifiutato di sottoporsi agli accertamenti specialistici, mostrando profonda avversione per il contatto fisico. Questo ha reso ardua la raccolta di prove concrete da parte dei carabinieri. La donna, soccorsa in uno stato di confusione e sotto l’influenza dell’alcol, ha manifestato anche timori riguardo agli esami medici.
Il Luogo dell’Aggressione Si ritiene che l’aggressione sia avvenuta in un centro di accoglienza per migranti, nelle vicinanze della struttura dove lavora la donna. Gli investigatori stanno cercando di ricostruire la dinamica esatta degli eventi attraverso sopralluoghi e testimonianze, tra cui quelle dei suoi colleghi di lavoro, che sono stati interpellati nell’ambito dell’indagine.
La Fuga della Vittima Dopo un primo controllo all’ospedale di Castel di Sangro, la donna è stata trasferita a Sulmona. Tuttavia, contro il parere medico, ha firmato un rilascio e si è allontanata. Attualmente, le autorità stanno cercando di rintracciarla, ma le sue tracce sono andate perdute. I carabinieri stanno collaborando con la stazione di polizia nella città di residenza della donna per cercare di ritrovarla.
La Versione della Vittima La vittima, trovata in uno stato di choc e confusione sul pavimento, ha raccontato di essere stata colpita alla testa e stordita con l’alcol prima di subire la sospetta aggressione sessuale. La sua testimonianza è fondamentale per gettare luce su questo oscuro episodio di violenza e le indagini proseguono per svelare la verità e portare giustizia.
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