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Pensioni e Quota 41, nessuna buona notizia per chi attende la misura pensionistica



Torniamo a parlare di pensioni Quota 41, ovvero di quella misura di cui si è tanto parlato nei mesi precedenti, ancora prima che quota 100  e tutte le altre misure pensionistiche diventassero realtà.  Luigi Di Maio lo scorso novembre parlava di Quota 41 come il vero obiettivo del governo e di questo ovviamente ha parlato a proposito della riforma delle pensioni che avrebbe dovuto superare la legge Fornero.  L’intento del governo, ma soprattutto di Luigi Di Maio pare fosse quello di  estendere Quota 41 a tutti, cosa che poi effettivamente non si è potuta realizzare per la mancanza di Fondi.



Il governo così ha poi deciso di rendere  ufficiale Quota 100 con un requisito di un minimo di 38 anni di contributi.  Anche Salvini aveva tanto parlato di Quota 41, ma era stato un po’ più realista, dicendo che per quest’anno almeno la misura non sarebbe tratta  disponibile. “Non ci sarà ‘quota 41’ già da quest’anno, non abbiamo la bacchetta magica: i tempi sono per l’anno prossimo, abbiamo 5 anni davanti”, è questo quanto dichiarato da Matteo Salvini.

Pensioni, nuova riforma all’orizzonte?

Sono trascorsi ormai alcuni mesi da quando il governo ha posto in essere la riforma delle pensioni.  Detto ciò, ad oggi la possibilità di andare in pensione avendo maturato 41 anni di contributi a prescindere dal requisito anagrafico e quindi di poter usufruire di quota 41, sembra essere tramontava.  Molti pensionati durante gli ultimi mesi del 2018, avevano sperato di poter uscire dal mondo del lavoro usufruendo di quota 41, ma di questa misura purtroppo non se ne parla più e salvo delle sorprese questa misura sarà presentata ormai nella prossima finanziaria.  I motivi che hanno spinto il governo a rinviare l’entrata in vigore di questa misura sono essenzialmente legati ad un aspetto economico.

Pensioni e Quota 100, che fine ha fatto la misura?

Recentemente il segretario della Lega ha annunciato che il governo non si ferma e che Quota 100 altro non è che  l’inizio di un percorso perché poi il vero obiettivo è  proprio quota 41.  Lo stesso aveva fatto nei mesi scorsi Luigi Di Maio, ma ad ogni modo si tratterebbe soltanto di annunci che non hanno un fondamento e soprattutto non hanno una data.  Cosa devono aspettarsi i pensionati? Al momento non si hanno certezze, ma da quanto è emerso quota 41 per il momento non sembra essere un obiettivo facilmente realizzabile, ne tanto meno sostenibile dal punto di vista economico.  Molto probabilmente lo potrà diventare successivamente e magari dopo la finanziaria del 2020.



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