Controcopertina

Chievo – Juventus streaming su rojadirecta



E’ quasi impossibile e anche molto costoso trovare un biglietto per la partita di domani pomeriggio, quando al Bentegodi di Verona esordirà la Juventus di Cristiano Ronaldo. L’effetto CR7 non solo ha alzato il prezzo dei biglietti fino anche al 50%, ma ha bruciato i tagliandi disponibili in pochissimo tempo. Eppure lo stadio scaligero non sarà esaurito. Sì, perché la sezione della Cruva Sud occupata dagli ultrà del Verona non è stata messa in vendita dal Chievo. Non una novità, visto che tra i due club della città vige questo patto non scritto, per il quale i tifosi ospiti delle partite del Chievo non possono occupare lo spazio degli ultrà del Verona e viceversa. Nella logica ultrà una difesa del proprio territorio che non deve essere occupato da nessun’altra tifoseria.



Il che, di fatto, riduce il settore ospiti, per altro costretti in posti meno comodi e in assoluto riduce la capienza dello stadio. L’accordo, negli anni passati, non aveva destato particolare clamore, ma proprio la caccia al biglietto scatenatasi per l’arrivo di CR7 ha evidenziato la situazione e ha fatto infuriare i tifosi della Juventus che avrebbero sicuramente acquistato in blocco i posti della Sud che rimarranno vuoti. In Veneto sono attivi, infatti, moltissimi Juventus Official Fan Club, alcuni dei quali anche particolarmente numerosi e, al di là dei club, la febbre Ronaldo è altissima ovunque. Così se domani ci sarà un buco di spettatori sugli spalti non è perché l’esordio di Ronaldo non ha entusiasmato i veronesi, ma perché quella parte dello stadio di proprietà del Comune di Verona nonè disponibile alla vendita.

La prima gara della giornata di Serie A 2018-2019 inizierà con la partita Chievo – Juventus dove ci sarà l’attesissimo esordio nella squadra bianconera e specialmente nel campionato italiano di Cristiano Ronaldo. La squadra capitanata dal mister Allegri ripartire bene ed incassare immediatamente tre punti per far capire sin da subito la propria forza. Per quanto riguarda il Chievo sarà molto importante partire senza timori magari, facendo il colpaccio.

La Juventus seguirà con grande interesse le mosse di Paris Saint Germain e Bar­cellona fino alla fine del mercato, che per loro è fissato a fine agosto. Se nei prossimi quindici giorni il ventitreenne Adrien Rabiot non passasse dai francesi ai catalani, allo­ra entrerebbe prepotentemente nell’agen­da juventina per il 2019, anno in cui sarà il suo contratto. Ecco perché Beppe Marotta e Fabio Paratici sono attentissimi: Rabiot è un loro pupillo da diversi anni e ora po­trebbero riuscire a prenderlo in scadenza di contratto.

POGBA

Paul Pogba è stato uno dei tanti giocatori che si sono offerti alla Juventus nel corso del mercato. Forse uno dei più insistenti, anche perché il legame con il grup­po bianconero è forte e tanti sono stati i messaggi ai suoi excompagni. E nel frattempo, il rapporto con José Mourin- ho ulteriormente logora­to. La Juventus ha anche ac­carezzato l’idea di riportarlo a Torino, puntando proprio sulla sua volontà, ma è stata determinante l’intransigen­za dello United. Può essere un colpo della prossima estate? Se Mourin- ho dovesse rimanere a Manchester ci sono buone possibilità.

PJANIC

Miralem Pjanic è stato il giocatore più rich­iesto della Juventus. Al netto delle decine di sondaggi informali effettuati direttamente o per interposta persona, i dirigenti bian­coneri hanno ricevuto offerte circostanzi­ate da Manchester City (50 milioni), Chelsea

(55 milioni) e per ultimo il Real Madrid del quale è stata respinta la proposta di 60 mil­ioni. A questo punto il bosniaco firmerà un rinnovo di contratto nel corso dell’autunno, sfiorando probabilmente i 7 milioni a stagi­one. Poi nella prossima estate si vedrà se ri­prenderà l’assalto.

MILINKOVIC SAVIC

La Juventus ha sempre apprezzato e conti­nua a seguire con grande interesse Sergej Milinkovic Savie, ma ritiene folli le richi­este di Claudio Lotito. Ecco perché nonos­tante il giocatore sia sempre nel mirino bi­anconero, non è stato mai veramente vicino nel corso di quest’estate, nella quale il presi­dente laziale non è mai sceso sotto i 120 mil­ioni per il suo gioiello. Gioiello che ha tutta l’aria di rimanere in vetrina, perché dopo la chiusura del mercato inglese (dove si mor­morava di un interesse del­lo United, tuttavia mai vera­mente riscontrato), ora resta­no la Spagna (con il Bar^a che effettivamente cerca un cen­trocampista e il Real a cac­cia di un nome da vendere) e la Francia (dove il Psg an­nusa da tempo il giocatore), ma in Serbia sono sicuri che alla line Milinkovic Savic non si muoverà dalla Lazio. E la prossima estate si vedrà.

JORGE MENDES

Laffare Cancelo ha aperto a quello Ronaldo, entrambi hanno stabilito un nuovo asse del­la Juventus con Jorge Mendes, il super agen­te portoghese che muove i grandi nomi del mercato internazionale. E’ nata una nuo­va santa alleanza? No, nel senso che i diri­genti bianconeri non vogliono legarsi a un unico procuratore, ma mantengono buoni rapporti con tutti. Jorge Mendes, tuttavia, si è aperto una via preferenziale.

La gara fra Chievo- Juventus  inizierà Sabato alle ore 18:00, è l’anticipo dell’ottava giornata di serie A.  Come Vedere Chievo- Juventus Streaming Gratis è possibile per tutti oggi Sabato 03 Marzo alle ore 18:00 grazie a Mediaset e Sky che trasmetteranno la partita su Sky Super Calcio, Sky Sport 1 e Sky Calcio 1, anche in HD (alta definizione), e su Premium Sport e Premium Sport HD.

Chievo- Juventus  Alle ore 18:00  il match tra Chievo- Juventus. Si gioca per la Serie A  edizione 2017-18. streaming gratis per gli abbonati con Sky Go e Premium Play, app alle quali possiamo accedere con laptop, computer, smartphone e tablet.

Come possibili alternative dove vedere Chievo- Juventus, ci sarebbero, in via non del tutto ufficiale, Video YouTubeFacebook LiveStream e Periscope. Il raccoglitore internet di links online gratuiti Rojadirecta non è più da considerarsi valido, perchè dichiarato illegale in Italia già da un bel po’ di tempo.  La gara che si giocherà oggi alle ore 18:00 potrà essere seguita in tv come al solito sui dispositivi di Sky e Premium,oppure collegando il proprio personal computer alla tv con il cavo HDMI grazie al servizio in streaming delle due emittenti, Sky Go e Premium Play. Tuttavia, per vedere in streaming gratis Chievo- Juventus senza pagare bisogna andare su Rojadirecta oppure siti alternativi ad esso se non funziona: sono però siti pirata illegali, e non possiamo fare altro che sconsigliarne la fruizione.

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Più moduli, perché un tecnico moderno deve conoscere i movimenti dei diversi schieramenti tattici. Allegri, che è modernissimo ma che allo stesso mantiene i tratti più classici dell’allenatore italiano, per la sua Juve punta su un must: adattare il sistema di gioco ai calciatori disponibili. Per questo oggi, alla vigilia della sua quinta avventura bianconera, riparte da un 4-4-2 riveduto e corretto, più fluido e non certo così ben delineato come quello del suo creatore Arrigo. Le basi di Max sono fondamentalmente tre: la difesa a quattro, Pjanic regista che si muove partendo più basso rispetto alla linea dei centrocampisti e due punte perché Ronaldo a 33 anni ha bisogno di una spalla e non può fare il terminale da solo.

VARIAZIONI. Si può parlare, quindi, di 4-4-2? Sì, perché la Juve lo ha adotatto per tutta la tournée in America, dove a guidare c’era Allegri mentre il suo collaboratore Dolcetti faceva correre gli attaccanti a Torino. Negli States, però, mentre Pjanic abbassava molto il suo raggio d’azione, davanti c’era Favilli (finito al Genoa) che faceva il centravanti che da solo regge il peso dell’attacco: 4-1-4-1, allora. Da lì, ecco più o meno tutte le varianti in base al movimento degli esterni d’attacco, al numero dei mediani schierati a sostegno di Pjanic (uno o due) e di conseguenza alla presenza o meno di una seconda punta. Seconda punta che è diventata realtà una settimana fa, quando Allegri ha ripreso in mano la Juve al completo. Toccando il meno possibile l’assetto che garantisce equilibrio e solidità, le due punte sono state scelte per due motivi. Il primo, come detto, è che Ronaldo non è più negli anni in cui si può prendere da solo tutte le botte della difesa avversaria; il secondo – che si sposa alla perfezione con il primo – è che Dybala faticherebbe troppo a fare l’attaccante esterno del 4-33, modulo che sembrava fatto apposta per questa Juve.

MOVIMENTI. Ci sarebbe anche un terzo motivo, ma questo Allegri non lo aveva messo in conto: Bernardeschi è diventato un giocatore al quale è sempre difficile rinunciare, perché il suo impiego garantisce allo stesso tempo corsa, sacrificio, tecnica e capacità di palleggio, tutto in un giocatore. Normale per uno che a 23 anni ha già fatto l’esterno a tutta fascia (alla Fiorentina), il centravanti (con l’Italia Under 21) e sta studiando da mediano proprio su indicazione di Allegri. Che però, intanto, lo fa partire dalla sua posizione naturale: esterno destro che in base allo svilup-
po del gioco può decidere cosa fare con il suo sinistro di lusso.

SVILUPPI. Il resto, per la nuova Juve, è tutto quasi naturale. I due esterni di difesa avanzano in maniera alternata (con Cancelo o Cuadrado a destra Alex Sandro è spesso chiamato a restare dietro a sinistra), Douglas Costa vola partendo dalla posizione largo a sinistra, il secondo centrocampista centrale (la spalla di Pjanic) macina chilometri in mezzo al campo e in tutte le direzioni e i due attaccanti fanno il movimento classico delle punte del 4-4-2, cioè “uno va e uno viene”, con compiti alternati di andare incontro al pallone o in profondità. Le basi della quinta Juve di Allegri, insomma, sembrano comunque ottime. E il tecnico ci ha già insegnato che ama cambiare e variare, anche durante la stessa partita. Mettendoci, infine, ciò che per lui conta sempre di più di ogni altra cosa: «L’atteggiamento giusto».

Un mese fa Mario Mandzukic scendeva in campo nella finale Mondiale di Mosca, segnava un gol e diventava vice campione del mondo. Trenta giorni dopo quella pagina storica della sua carriera, coronata da un’accoglienza al rientro in Croazia da vincitore, l’attaccante della Juventus lascia la Nazionale. L’addio viene spiegato in una lunga lettera ai tifosi in cui SuperMario usa parole affettuose e commoventi, a lui inusuali visti i suoi modi un po’ burberi, ma nella quale non lascia spazio a possibili ripensamenti. «E’ il momento giusto, dopo che ho dato il meglio di me stesso per contribuire al più grande successo del calcio croato. Per quanto l’argento al Mondiale mi riempia di nuove energie, mi è stato più facile prendere questa decisione impossibile».

A 32 anni, dopo aver vestito la maglia a scacchi bianconerossa per 14 anni, dall’Under 19 fino alla nazionale maggiore, totalizzando 109 presenze e segnando 38 gol, Mandzukic ha capito di essere arrivato al capolinea. La grande cavalcata in Coppa del Mondo, culminata con la finale persa contro la Francia, è stato il culmine della sua storia con la Croazia, ora ha deciso di riservare tutte le energie soltanto per la maglia bianconera.

PAROLE CON IL CUORE

«Cari tifosi, mi è sempre piaciuto parlare in campo piuttosto che fuori – ha scritto nel suo post su Instagram -. Pertanto, queste parole sono un po’ più difficili rispetto a quando ho dovuto superare un avversario o correre per 120 minuti. Più difficile perché so quanta felicità mi hanno portato tutti gli incontri, tutte le partite e le vittorie. Più difficile, perché so quanto sia emozionante ascoltare il nostro inno prima delle partite. Più difficile, perché so quale onore è vestire la maglia croata e rappresentare il tuo Paese. Più difficile, perché so che questa è veramente la line». Lascia da vicecampione del mondo, il punto più alto mai raggiunto dalla Croazia. «Abbiamo vissuto un sogno, ho sentito sempre l’amore dei tifosi. L’arrivo a Zagabria e in tutta la Croazia rimarrà il ricordo più importante della mia carriera. E’ stato il viaggio più bello e il miglior ritorno a casa. Sono orgoglioso del traguardo raggiunto dopo tanti sforzi, fatica, delusioni e momenti pesanti». Al momento del commiato, l’attaccante ringrazia tutti. «Ognuno ha lasciato un segno nella mia storia. Nessuno è perfetto: ho perso occasioni, frainteso segnali. Ma ho sempre lasciato il cuore in campo». E da Barcellona arrivano i saluti di Ivan Rakitic: «Peccato, sono stati bellissimi anni nello spogliatoio». Se da oggi Mandzukic sarà il primo tifoso di Modric e compagni, in casa Juventus c’è pure Giorgio Chiellini che sta meditando l’addio all’Italia. In un’intervista esclusiva durante la tournée negli Usa si è detto combattuto. «Non sono più un giovincello, forse nel mio ruolo Mancini vorrà puntare sui tanti ragazzi bravi che ci sono, affronterò il discorso anche con lui».

«Saranno schierate anche le unità anti-terrorismo perché si tratta di un evento che ha assunto una rilevanza mondiale». Le parole sono del vice prefetto vicario di Verona, Angelo Sidoti, l’evento mondiale al quale si riferisce è il debutto in campionato della Juventus targata Cristiano Ronaldo, sabato alle 18 al Bentegodi. Evento mondiale per l’arrivo dei tifosi di Ronaldo anche dall’estero, per la copertura mediatica (giornali, tv, siti internet), per l’attenzione internazionale che ricadrà su Verona. Attenzione che merita, dunque, l’impiego delle unità antiterrorismo. La decisione è stata presa nel corso della riunione del comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica che si è svolta in prefettura.

Sono previsti più di trentamila spettatori per assistere alla prima in Italia del fuoriclasse portoghese che, sfidando il Chievo con la sua Juventus, metterà a dura prova non soltanto i difensori avversari ma anche la viabilità cittadina. «Abbiamo pubblicizzato il piano della viabilità organizzato per sabato perché il quartiere Stadio sarà davvero preso d’assalto – ha spiegato ancora Sidoti -, ma sono previste anche importanti misure di sicurezza, con numerosi rinforzi in arrivo». In effetti, si tratta di una vero e proprio piano straordinario, mai verificatosi prima a Verona. L’accesso allo stadio sarà consentito solo fino a esaurimento dei posti auto nelle vicinanze del Bentegodi. Poi,tutto sarà off limits, con le forze dell’ordine che hanno invitato i tifosi ad andare allo stadio a piedi o con mezzi a due ruote.

Intanto c’è una novità per i tifosi, soprattutto per quelli della Juventus che continuano a cercare biglietti. Entro domani, dopo il temporaneo esaurito comunicato dalla biglietteria gialloblù due giorni fa, vedranno aprirsi una nuova finestra. Nel senso che è stato deciso di includere nell’offerta anche il settore delle Poltronissime Sud, l’anello stile tribuna sotto la Curva ospite (la Sud inferiore invece resta chiusa), per un totale di circa 950 posti, per i quali non è necessaria la tessera del tifoso e il cui prezzo varia dai 150 euro per l’intero ai 90 euro per donne, over 60 e under 26 e ai 30 euro per gli under 18.

Da dirigente l’operazione che mi è piaciuta di più è stata quella condotta dalla Juventus per Cristiano Ronal do: ho apprezzato il coraggio dell’investimento tecnico e di marketing. Al secondo posto metto De Vrij a parametro zero all’Inter e Piatek al Genoa. Adesso per chiudere questo mercato in bellezza servirebbe un gran colpo del Napoli: magari Balotelli. La Juve resta favorita, ma le milanesi hanno compiuto dei decisi passi in avanti. La mia griglia di partenza è Juve, Inter, Napoli, Milan, Roma e Lazio. La classifica marcatori? Ronaldo può migliorare il record dei 36 gol di Higuain col Napoli».

LUCA TONI

«CR7 è un colpo da novanta e con Ronaldo la Juventus ha dato il via anche al mercato delle altre big . L’Inter ha lavorato molto bene: De Vrij e Asamoah a parametro zero, poi Nainggolan, Keita… Higuain farà compiere il salto di qualità al Milan. Ronaldo, Higuain e Icardi sono tutti da 30 gol in campionato. Sarà una bella lotta: il primo è un fuoriclasse e i due argentini sono animali da area di rigore. Pronostico? Pipita capocannoniere».

BEPPE BOZZO

«Da agente l’affare Ronaldo rappresenta il top: la tempestività della Juve è stata fantastica. A questo punto, tenuto conto dei rinforzi delle milanesi, sarebbe bello che anche il Napoli acquistasse un big in attacco. La Juve resta favorita, Inter e Milan hanno ridotto il gap. La Roma si è ringiovanita, però N’Zonzi è un acquisto importante: il francese campione del mondo garantisce fisico, esperienza e può mantenere i giallorossi sugli standard della passata stagione. La classifica marcatori? Credo che Cristiano Ronaldo, sempre a caccia di nuovi record, almeno il primo anno farà di tutto per vincerla. E ci riuscirà, è un vincente».

Alla Continassa come a Villar Perosa: ad aprire i giochi ci pensa Cristiano Ronaldo. Nell’ultimo test prima del debutto in campionato il fuoriclasse portoghese lascia nuovamente il primo segno nell’8-0 rifilato a Ferragosto dalla formazione di Massimiliano Allegri alla Juventus U23 di Mauro Zironelli. Stavolta, però, CR7 ritarda di tre minuti per andare in gol: non al 7’, come nel paese degli Agnelli, ma al 10’. E cambia anche il piede del tiro e l’autore del lancio: con il sinistro supera sul primo palo il portiere avversario, sfruttando un prezioso assist di Douglas Costa, non a caso considerato uno dei migliori amici degli attaccanti per i palloni che è in grado di servire. Cristiano Ronaldo gioca soltanto 45 minuti, come a Villar Perosa, ma la fatica o i carichi da smaltire non c’entrano. Allegri ha voluto ruotare 22 giocatori, cambiando completamente squadra nell’intervallo, e provare anche soluzioni tattiche diverse: nel primo tempo schiera un 4-2-3-1 con Szczesny tra i pali, Barzagli, Bonucci, Rugani e Alex Sandro in difesa, Khedira e Pjanic a metà campo e il tridente formato da Cuadrado, Dybala e Douglas Costa a supporto di Cristiano Ronaldo, nella ripresa passa al 4-3-1-2 con Perin in porta, Cancelo, Benatia, Chiellini e Beruatto nella linea difensiva, Marchisio, Emre Can e Matuidi a centrocampo e Bentancur trequartista alle spalle di Mandzukic e Bernardeschi, autore di uno strepitoso gol al volo da fuori area. Ma la lista dei marcatori è lunga: dopo quello di CR7, sono arrivati anche i primi gol di Leonardo Bonucci, un colpo di testa su calcio d’angolo, e di Joao Cancelo, ovvero dei tre arrivi estivi. Le altre reti sono griffate da Paulo Dybala e Miralem Pjanic nel primo tempo e da Mario Mandzukic e Blaise Matuidi nella ripresa.

IL DEBUTTO Adesso però i tifosi, che anche ieri erano tantissimi (quasi 500) davanti ai cancelli della Continassa in attesa dell’arrivo dei giocatori per poter salutare CR7, aspettano il gol del portoghese al debutto in campionato, domani in casa del Chievo. Cristiano Ronaldo guiderà per la prima volta l’attacco della Juventus ed è probabile che Allegri scelga un tridente alle sue spalle (Bernardeschi, Dybala e Douglas Costa) per poter innescare la potenza di fuoco del penta Pallone d’Oro. A centrocampo dovrebbe esserci spazio per Pjanic e Khedira mentre in difesa il dubbio resta a destra: visto che Mattia De Sciglio ieri ha ancora lavorato a parte per un affaticamente muscolare e che non farà parte della trasferta, il tecnico di Livorno potrebbe mandare in campo Andrea Barzagli. L’alternativa è schierare Cuadrado, come a Villar Perosa, a meno che il colombiano non venga preferito come esterno offensivo. la retroguardia dovrebbe essere completata da Alex Sandro a sinistra e dalla ritorvata coppia di centrali Bonucci e Chiellini. Poche speranze, invece, di vedere in campo Mario Mandzukic e Blaise Matuidi, gli ultimi aggregati alla squadra, che sono ancora indietro con la preparazionementre Leonardo Spinazzola resta fermo ai box, alle prese con la rieducazione dopo l’operazione al ginocchio che lo terrà fuori per un paio di mesi.

L’ENTUSIASMO DI KHEDIRA L’entusiasmo del popolo bianconero va a braccetto con quello di Sami Khedira che non vede l’ora di ricominciare la stagione e di giocare insieme con Cristiano Ronaldo, già suo compagno di squadra per cinque anni ai tempi del Real Madrid. In una lunga riflessione su Instagram, il centrocampista tedesco esterna la sua impaziente attesa: «Si comincia con la partita di Verona, ho una grande aspettativa per la nuova stagione e un buon feeling con il nostro nuovo gruppo. E’ fantastico poter giocare nuovamente con Ronaldo dopo il tempo passato insieme al Real Madrid». Khedira analizza anche anche il momento difficile che ha vissuto quest’estate ai Mondiali: «E’ stato un periodo difficile, quella con la Juve era stata una buona annata con 9 gol eppure ho disputato le peggiori partite dell’anno ai Mondiali. Le critiche nei miei confronti erano assolutamente giustificate». Ma non ha intenzione di lasciare la Germania: «La Nazionale deve essere formata dai migliori giocatori di un Paese e il ct deve avere libera scelta su chi chiamare. Se ci sono giocatori migliori di me lo accetterò, lo capisco. Ma se verrò convocato perché il ct penserà che potrò ancora aiutare la Germania, allora per me sarà un onore e un obbligo allo stesso tempo e continuerò a combattere con orgoglio, gioia e volontà per fare il massimo per garantire il successo alla Germania». Lo stesso spirito di abnegazione e di sacrificio che metterà al servizio della Juventus.



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