Il Trasferimento a Verona
Filippo Turetta, l’uomo accusato dell’omicidio di Giulia Cecchettin, è finalmente giunto al carcere Montorio di Verona. Il suo arrivo è stato preceduto da un lungo percorso che lo ha portato dall’aeroporto di Venezia fino alla sua destinazione finale. Turetta è stato scortato dai Carabinieri e gli è stata notificata l’ordinanza di custodia cautelare per omicidio volontario aggravato e sequestro di persona.
Estradizione da Francoforte
Prima di fare ritorno in Italia, Turetta è stato consegnato alle autorità italiane a Francoforte dalle autorità tedesche. Durante il trasferimento, era ammanettato sia alle mani che ai piedi, come previsto dalla prassi tedesca per i detenuti considerati pericolosi. Questo ha evidenziato l’attenzione delle autorità alla sicurezza nel corso del processo di estradizione.
L’Avvocato di Turetta
L’avvocato Giovanni Caruso, difensore di Filippo Turetta, è giunto anch’esso al carcere di Verona in attesa di incontrare il suo assistito. Caruso ha dichiarato che sarebbe stato prematuro trarre conclusioni riguardo a uno stato di rassegnazione da parte di Turetta senza aver prima discusso con lui. Sarà fondamentale per la difesa comprendere la condizione mentale e l’atteggiamento del suo cliente.
L’Aspetto e l’Atteggiamento di Turetta
Durante il trasporto da Venezia al carcere, Turetta è stato osservato indossare una tuta e scarpe da ginnastica, con un giubbotto blu e una barba incolta. La sua condizione emotiva è stata descritta come silenziosa, rassegnata e disinteressata agli eventi circostanti. Non ha fornito alcun commento o riferimento agli eventi recenti che lo hanno portato in questa situazione.
L’Atterraggio a Venezia
Il viaggio di Turetta è iniziato con l’atterraggio del suo aereo all’aeroporto di Venezia, proveniente da Francoforte. Qui è stato condotto agli uffici della polizia di frontiera, dove gli è stata notificata l’ordinanza cautelare. Successivamente, è stato accompagnato al carcere di Verona sotto la sorveglianza dei Carabinieri.
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