Un giovane di soli 13 anni ha tragicamente deciso di mettere fine alla sua vita. È stato vittima di bullismo a scuola a causa della sua sessualità, un aspetto che i suoi aguzzini non hanno esitato a deridere continuamente. La scuola media che frequentava ha sospeso temporaneamente le attività per dimostrare solidarietà alla comunità scolastica colpita da una perdita improvvisa.
Non è passato molto tempo dopo il suo triste gesto prima che i paramedici arrivassero, ma purtroppo per lui era troppo tardi. Gli inquirenti stanno attualmente indagando sulle voci di bullismo che si dice abbiano circolato nella scuola. Sono alla ricerca di prove per confermare la veridicità di tali accuse e per capire se altri suoi coetanei siano stati coinvolti nella tragedia.
Le chat tra compagni di scuola e genitori sarebbero piene di riferimenti riguardo alle continue vessazioni che il ragazzo ha subito. Era costantemente vittima di insulti come “gay”, una parola che i suoi persecutori usavano come un insulto, fino a far diventare intollerabile il peso delle loro persecuzioni. Sembra che siano state proprio queste costanti umiliazioni a spingere il ragazzo a prendere quella tragica decisione.
Questo triste episodio ci porta a riflettere sull’importanza della tolleranza e del rispetto per le differenze. Nessuno dovrebbe mai sentirsi così oppresso e tormentato solo a causa della propria identità sessuale. É un richiamo a tutta la società perché prenda consapevolezza di questi problemi e si impegni per creare un ambiente in cui tutti possano sentirsi accettati ed amati per ciò che sono.
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