Nelle ultime notizie provenienti da Treviso, un’inquietante storia di auto-designati “giustizieri” sta emergendo, con giovani che fingevano di essere minori per adescare presunti pedofili su internet. Questi individui li conducevano poi in una casa in costruzione, dove subivano brutali aggressioni. In questo articolo, esploreremo i dettagli di questa vicenda sconcertante.
La Trama Spaventosa
Tre giovani, tra cui un minorenne, si facevano passare per giovanissimi su internet per adescare presunti pedofili. Li attiravano in una casa in costruzione situata nei dintorni di Treviso, dove si sarebbe consumata una tragedia. Una vittima, un operaio di 50 anni, ha raccontato l’orrore subito, dopo essere stato rapito dalla cosiddetta “squadra di cacciatori di pedofili”.
L’Inganno e il Rapimento
I tre “giustizieri” avrebbero inviato messaggi ingannevoli all’operaio, presentandosi come minorenni mentre cercavano di adescare minori in rete. Questi messaggi esca sono stati spediti per diversi giorni, prima di attirarlo in una trappola mortale. Una volta catturato, l’hanno portato all’interno della casa, dove sarebbe iniziato l’incubo delle aggressioni.
L’Isprirazione Macabra
La terribile ispirazione per queste azioni sembra provenire da un reality show americano chiamato “Dateline to Catch a Predator”. Nel programma, finti giovani adescavano presunti pedofili online, esponendoli pubblicamente e mettendoli alla gogna in diretta televisiva. Tuttavia, il programma della NBC fu interrotto nel 2008 a seguito del suicidio di un giudice coinvolto, scoperto a scambiare conversazioni ambigue con una minorenne.
Il Confronto Scioccante
I carabinieri di Castelfranco hanno fatto una scoperta scioccante mentre stavano effettuando dei controlli sulla casa in costruzione a seguito delle segnalazioni dei vicini riguardo ai rumori insoliti. Quello che si aspettavano fosse un covo per lo spaccio di droga si è trasformato in una scena surreale. L’operaio 50enne è stato ritrovato legato e gravemente ferito in una stanza, dopo essere stato brutalmente picchiato. L’uomo ha raccontato la sua terribile esperienza ai carabinieri, svelando anche il motivo del suo incontro con i tre aggressori: il tentativo di adescare un minorenne online.
Le Azioni Legalmente Punibili
Attualmente, nei confronti di due dei tre individui coinvolti, la procuratrice ha richiesto il rinvio a giudizio per i reati di sequestro di persona, indebito utilizzo di carte di credito e rapina aggravata. Per quanto riguarda il minorenne coinvolto, la Procura procederà in base alle leggi applicabili ai minori di 18 anni.
Questa storia raccapricciante evidenzia l’importanza della giustizia legale nel trattare con presunti reati e sottolinea quanto sia fondamentale non agire per conto proprio in situazioni simili.
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