Il 10 maggio scorso, una normale giornata di pattuglia per la polizia si è trasformata in un atto di salvezza. Appena fuori dal GRA di Roma, due bambini sono stati notati. Sporchi, denutriti e segnati da segni evidenti di maltrattamenti. Gli agenti non hanno esitato e li hanno portati immediatamente all’ospedale Umberto I. Lì, i medici hanno confermato la loro condizione di malnutrizione, rivelando addirittura tracce di terra nello stomaco dei due piccoli, forse ingerite per placare la fame.
I due fratellini erano diffidenti e spaventati, e il più piccolo, appena quattro anni, non sapeva ancora camminare. Ma grazie all’attenzione e alle cure dei medici, la loro fiducia è cresciuta. I neuropsichiatri infantili hanno lavorato sulla loro salute mentale, mentre nutrizionisti e dietisti hanno creato diete personalizzate che hanno gradualmente consentito loro di mangiare normalmente. Nel corso dei mesi successivi al loro arrivo, i piccoli hanno fatto progressi sorprendenti. Il più giovane ha imparato non solo a camminare ma anche a ballare e a guidare un monopattino.
L’ospedale Umberto I ha anche rivelato che le indagini hanno rivelato l’abbandono e la totale irresponsabilità dei genitori, che hanno perso la patria potestà sui bambini. Attualmente, il fratellino maggiore è stato accolto in una casa famiglia, mentre il più piccolo ha subito un intervento di neurochirurgia pediatrica per affrontare le conseguenze delle percosse subite nel corso degli anni. Ora, in piena salute, i due bambini attendono con speranza una famiglia pronta ad adottarli e a offrire loro l’amore e la cura di cui hanno bisogno.
Una storia di coraggio, speranza e resilienza che dimostra quanto possa essere forte la volontà di sopravvivere e prosperare, anche nelle circostanze più difficili.
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