La storia di Onorina Manica, una donna anziana residente a Rovereto, in provincia di Trento, è un vero e proprio racconto di emozione e scoperta. Dopo oltre otto decenni, Onorina ha ricevuto una lettera inviata dal suo amato padre, Giulio Manica, durante la Seconda Guerra Mondiale. Un messaggio d’amore e speranza che ha attraversato il tempo, arrivando come un abbraccio tardivo ma prezioso. Scopriamo insieme la commuovente storia di questa donna e del legame indissolubile con suo padre.
La Lettera Perduta Ritrovata:
La lettera scritta dal padre di Onorina, Guido Manica, risale al 12 dicembre 1942, quando era distante dalla sua famiglia, impegnato nel tragico conflitto russo. La lettera era indirizzata alla “giovanotta Onorina Manica,” come la chiamava affettuosamente. Il contenuto era semplice, ma denso di amore paterno: “Carissima figlia Onorina, ricevi tanti baci da tuo papà che si trova così lontano, ti raccomando di ubbidire alla mamma e al nonno. Dalle tanti baci a tua sorellina Rita per me e prega per me il buon Dio che mi tenga sano e che possa un giorno poter abbracciarvi. Un bacio al nonno e alla mamma da tuo papà Guido, ciao.”
La Scoperta Straordinaria:
L’incredibile scoperta avviene grazie ad Alberto Pedrotti, il proprietario di un libro in cui la preziosa lettera era stata nascosta per quasi un secolo. Albert, toccato dalla profondità del messaggio, si mette alla ricerca dell’effettiva destinataria di quelle parole commoventi e dimenticate nel tempo. Attraverso indagini e ricerche, riesce a trovare la signora Onorina, che è stata commossa oltre ogni misura nel ricevere quella lettera tanto attesa: “è stata una sorpresa incredibile, un abbraccio con mio padre arrivato dopo tutti questi anni”.
L’Ultimo Saluto Tardivo:
Le parole di Guido Manica, scritte con tanto amore e desiderio di tornare a casa, sono l’ultimo saluto che arriva 81 anni dopo. La signora Onorina ha sempre sperato nel ritorno di suo padre e ha continuato a scrivere lettere, speranzosa che le potessero raggiungere. Nonostante le tante difficoltà e il dolore dell’incertezza, la memoria del padre ha continuato a vivere nel cuore di Onorina. Ora, finalmente, ha potuto ricevere l’abbraccio che non si erano potuti dare.
La storia di Onorina Manica e della lettera del suo amato padre è un esempio toccante dell’importanza dei legami familiari e dell’amore che può superare il tempo e le distanze. Questa vicenda ci ricorda di apprezzare i momenti con i nostri cari e di non dare per scontata la presenza e l’affetto di chi ci è vicino. La lettera di Guido Manica ha riportato un’emozione indescrivibile nella vita di Onorina e ci ricorda che l’amore è un sentimento che non conosce barriere né limiti. Che possiamo tutti imparare dalla forza di questo legame che ha attraversato il tempo, portando l’abbraccio tanto atteso, dopo 81 anni.
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