Libero l’uomo che sfregiò Lucia Annibali con l’acido: polemiche per la sua scarcerazione anticipata



La libertà ottenuta da Rubin Talaban, l’uomo che ha sfregiato con l’acido Lucia Annibali, suscita scalpore. Nonostante sia stato condannato a 12 anni di reclusione per il brutale attacco, è stato rilasciato in anticipo grazie a una norma sui reati commessi da stranieri. Questa decisione ha sollevato molte polemiche e ha riportato alla luce un tragico episodio accaduto 10 anni fa.



La terribile aggressione a Lucia Annibali è avvenuta nel 2013, quando l’avvocata di Urbino è stata sfregiata con un getto di acido da Rubin Talaban e Altistin Precetaj. Il mandante dell’agguato era Luca Varani, ex fidanzato di Annibali, che ha ricevuto la pena più pesante, 20 anni di carcere.

Durante un processo a Pesaro, è emerso che Talaban è attualmente un cittadino libero che vive in Albania. È stato espulso dall’Italia lo scorso aprile, a meno di due anni dalla fine della sua pena, che sarebbe terminata il 9 ottobre 2024. L’espulsione è stata accompagnata da agenti di polizia e Talaban non potrà fare ritorno in Italia per i prossimi 10 anni. Se violasse questa disposizione, sarebbe arrestato e riportato in carcere per completare la sua condanna, oltre ad affrontare una pena aggiuntiva per la violazione dei termini di espulsione.

La vicenda di Talaban ha avuto inizio nel maggio 2013, quando è stato arrestato a San Salvo Marina, in provincia di Chieti, dopo due settimane di latitanza. Era in fuga verso l’Albania. Secondo le indagini, Talaban avrebbe ricevuto 30.000 euro da Varani come compenso per l’aggressione a Lucia Annibali. Durante le perquisizioni, sono state trovate tracce di acido con una concentrazione del 40% nell’auto di Talaban.

L’accusa attuale nei confronti di Talaban riguarda un presunto tentativo di sbarazzarsi di una borsa durante un controllo delle forze dell’ordine nel 2013. All’interno della borsa c’erano 9.000 euro in contanti, che secondo l’accusa avrebbero dovuto essere utilizzati per l’acquisto di droga. Talaban ha negato l’accusa, affermando di aver ricevuto la somma dal suo datore di lavoro per il suo matrimonio in Albania. Il suo avvocato sostiene che non siano state trovate prove della presunta transazione di droga, né intercettazioni che lo coinvolgano.

Nonostante la libertà ottenuta da Talaban, l’ex fidanzato di Annibali, Luca Varani, rimane in carcere per l’aggressione commessa. La sua condanna di 20 anni di reclusione è stata confermata anche in Cassazione.

Questo caso ha sollevato importanti questioni sulla giustizia penale e sulle norme che regolano la scarcerazione anticipata per i reati commessi da stranieri. La liberazione di Talaban ha generato sconcerto e indignazione, portando alla ribalta un dibattito sulla necessità di rivedere le leggi in materia di diritto penale e di garantire una maggiore protezione alle vittime di violenza.



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